Il PD dice sì alla sfiducia per il sindaco Damiano

Il direttivo del PD trapanese ha detto sì alla mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Vito Damiano. La decisione, oltre che unanime, è stata grandemente partecipata. "Quasi venti - si legge nel comunicato diffuso dalla segreteria provinciale del partito - gli interventi che si sono succeduti, tutti tendenti a sottolineare i deficit espressi dalla gestione Damiano". Luglio musicale, Tares, raccolta differenziata, ztl, inquinamento acustico, situazione delle frazioni e del litorale sono alcune delle questioni che hanno determinato l'esito del dibattito "nei confronti di una città ad oggi senza un futuro, senza un programma, senza un progetto, senza un assessore al bilancio". C'è però la "piena consapevolezza che le colpe non ricadono di certo tutte sul sindaco". Nel comunicato ci si riferisce, pur senza nominarlo all'"ex sindaco che da tempo lo osteggia, e che si pone imprescindibilmente come padre politico senza il quale non sarebbe esistito Damiano" e "nel contempo fautore annunciato della sua disfatta, non certo per la sfiducia che anch'egli sostiene, ma per la disastrosa situazione che ha lasciato in eredità ad un inerte attuale primo cittadino". Il Partito Democratico, nei prossimi giorni, terrà una conferenza stampa per presentare i contenuti della mozione di sfiducia che sarà presentata al primo Consiglio comunale utile.