Il Tribunale di Trapani ha accolto la richiesta di ingiunzione avanzata dallavvocato Vincenzo Maltese, per conto del Comune di Paceco, nei confronti dell'EAS per il mancato versamento dei canoni fognari e depurativi incassati dallEnte con il pagamento delle fatture da parte dei cittadini fino al 31 agosto dello scorso anno. La somma indebitamente trattenuta è superiore a 54.000 euro, come attestato dallo stesso commissario liquidatore dell'Ente Acquedotti Siciliani. Lazione giudiziale si basa su un obbligo discendente da una norma nazionale e, in particolare, lart. 15 della legge 36/1994 che impone al gestore di riscuotere i canoni fognari e depurativi in nome e per conto dei comuni, salvo poi riversarli nelle casse comunali. "Adesso - commenta il legale - bisognerà attendere 40 giorni dalla notifica e, in caso di inottemperanza, si procederà allesecuzione forzata. Una situazione - prosegue Maltese - quella di EAS e di tutto il sistema idrico della provincia di Trapani, che è stata oggetto, nel corso del 2016, di discussione in sede di audizione presso la Commissione Territorio e Ambiente dellARS dove è stata approvata una risoluzione che impegnava lallora governo Crocetta a risolvere le documentate criticità e i disservizi del gestore idrico. LEAS purtroppo, ancora oggi, ha contenziosi in sede giudiziaria sia con gli utenti che con i Comuni di Erice e Paceco per i danni causati dallacqua trattata dallobsoleto e malfunzionante impianto di dissalazione di Nubia, ormai dismesso dal 2014. Sul punto - conclude il legale - si attende un provvedimento risolutivo da parte del Tribunale delle Acque Pubbliche di Palermo, nel quale processo si è già conclusa la fase istruttoria e si attendono le determinazioni dei giudici.
Il Tribunale ingiunge ad EAS il versamento dei canoni fognari e depurativi
Il Tribunale di Trapani ha accolto la richiesta di ingiunzione avanzata dallavvocato Vincenzo Maltese, per conto del Comune di Paceco, nei confronti ...
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