Il vescovo Fragnelli incontra la comunità valdericina

"Come il Signore ha mandato me a voi, così voi siete stati mandati a me", queste le parole con cui il vescovo di Trapani, monsignor Pietro Maria Fragnelli, ha salutato i fedeli valdericini in occasione della sua visita pastorale di stamane. Fragnelli è arrivato puntualmente, alle 10.15, in sala consiliare dove ha ricevuto il saluto del vice sindaco Vincenzo Loria che ha dato lettura del messaggio del primo cittadino Mino Spezia, assente perchè impegnato a Roma in un vertice politico. "Troppo diffusa, negli ultimi tempi, la tendenza a voltarsi dall'altra parte - scrive Spezia - è necessario, invece, impegnarci tutti per affrontare i problemi che affliggono il nostro territorio". Poi rivolgendosi all'illustre ospite: "Oggi è una giornata di festa per la sua presenza che ha un significato che va al di là della semplice visita di cortesia. Questa comunità ha nel dna il senso della solidarietà e dell'umanità e la voglia di riscattarsi dalle difficoltà del passato. Questa comunità sa cosa significa lottare per i propri diritti e l'autodeterminazione. Questa comunità la stupirà - conclude nel suo messaggio il primo cittadino - come stupisce me, ogni giorno, da sindaco". Ha preso, quindi, la parola il presidente del Consiglio comunale, Francesco Cicala, che ha sottolineato come la presenza del vescovo sia "segno di speranza e punto di riferimento in un periodo storico in cui la crisi sociale, economica e culturale si fa sentire pesantemente". "La politica - ha proseguito - deve farsene carico ma non può farlo da sola: insieme alle istituzioni religiose e alla società civile deve instaurarsi un dialogo stabile e sereno, una ricerca condivisa di collaborazione in cui ciascuno trovi nell'altro un interlocutore sensibile e rispettoso". "L'autoreferenzialità fa male a tutti - ha esordito il vescovo Fragnelli - è un percorso mentale e reale illusorio: i tempi che viviamo richiedono di trovare noi stessi guardandoci con gli occhi degli altri, per comprendere il proprio ruolo. Per me, queste visite che sto compiendo, sono un primo momento di ascolto di quello che, per voi, è prioritario. Non potevo dare per scontato di conoscere la realtà di Valderice e di tutto il territorio nel quale il Signore ha voluto che continuassi la mia missione di vescovo". "Sono quasi alla conclusione di questo percorso di incontro con le comunità civiche - ha proseguito - e da esso ho imparato una cosa importante: c'è una radice umana e cristiana che è feconda, che va riscoperta e riconsegnata alle giovani generazioni. Tutto ha a che fare con l'essere umano, non si può procedere con percorsi unilaterali. In questo dialogo, che faccia venir fuori il meglio di tutti noi, intendo spendermi come vescovo". Monsignor Fragnelli si è, quindi, trasferito, nella chiesa "Cristo Re" dove è stato accolto da un festoso coro dei giovani della parrocchia. Qui ha concelebrato la messa insieme al parroco, don Toni Adragna, al vicario monsignor Liborio Palmeri e agli altri sacerdoti del territorio valdericino attorniato dalla numerosa presenza di fedeli tra cui, proprio davanti all'altare, spiccava la presenza dei bambini che frequentano il catechismo. A loro, principalmente, il vescovo si è rivolto nel corso dell'omelia: "Diventare grandi - ha detto - non significa crescere solo nel corpo ma anche nello spirito, significa imparare a fare più grande il cuore e diventare capaci di valorizzare i doni che abbiamo ricevuto ma anche di chiedere perdono per gli errori che facciamo". "Quando ho accettato di venire nella Diocesi di Trapani - ha proseguito monsignor Fragnelli - ho chiesto al Signore di aiutarmi a riconoscere la santità di questa Chiesa, le tante cose buone che ci sono". Poi un invito agli adulti: "Impegniamoci tutti, collaboriamo per far crescere la nostra gente nella ricerca del bene".