Cronaca

Impegno del governo per la ricostruzione della Valle del Belice

Accolto alla Camera ordine del giorno del M5S Lombardo

Laura Spanò

Fa ancora male leggere di "Ricostruzione della Valle del Belice", visto che sono trascorsi così tanti anni da quel 14 gennaio 1968, quando tutta la Valle tremò distruggendo paesi e famiglie. Sembra davvero strano alla luce soprattutto che altri luoghi in Italia, distrutti da simili eventi catastrofici hanno subito migliore sorte. In questi lunghi anni di attesa molto è cambiato in questa Valle. E' di queste ore la notizia che la Camera ha accolto un ordine del giorno a firma del deputato 5Stelle Antonio Lombardo per la definitiva ricostruzione.

Ricostruzione Valle del Belice, Roma batte un colpo. Il governo ha accolto un ordine del giorno, a firma del deputato 5 Stelle Antonio Lombardo, “a valutare l’opportunità di porre in essere tutte le azioni utili a quantificare e a certificare l'attuale fabbisogno finanziario della Valle del Belice, individuando in modo definitivo le risorse necessarie per completare, su una scala di priorità, la ricostruzione dell'edilizia privata e provvedere alla realizzazione e al completamento delle opere di urbanizzazione e delle altre opere pubbliche della Valle del Belice, con tempistica certa”.

“A distanza di oltre 50 anni dai disastrosi eventi sismici che hanno colpito la Valle del Belice – afferma Lombardo - siamo ancora ben lontani dal completamento dei lavori di ricostruzione, sia delle abitazioni private sia di tutte quelle opere pubbliche e di urbanizzazione presenti sul territorio, e dalla realizzazione degli interventi di bonifica ambientale risultati necessari a seguito del sisma, connessi allo smaltimento dell'amianto utilizzato a quel tempo nella costruzione delle strutture abitative. È ancora attuale la questione legata al pericolo di crollo di vecchi ruderi abitativi presenti nei centri dei Comuni della Valle del Belice alla quale si accompagna la mancata individuazione di adeguati fondi da destinare al recupero di taluni immobili di particolare pregio storico, artistico e monumentale danneggiati dal sisma e mai recuperati Anche la viabilità intercomunale, provinciale e statale è oggi inadeguata. È doveroso cercare di smuovere le acque purtroppo stagnanti. Il mio ordine del giorno va in questa precisa direzione”.

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