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In Sicilia si punta sulle energie alternative

La strategia operativa portata avanti dal Gal Elimos, nell'ambito della politica per l'utilizzo di energie alternative da parte degli enti pubblici, d...

Niki Mazzara

La strategia operativa portata avanti dal Gal Elimos, nell'ambito della politica per l'utilizzo di energie alternative da parte degli enti pubblici, diventa esempio di buona prassi per il resto d'Europea. L'apprezzamento e il riconoscimento della validità delle scelte operate da parte del Gal Elimos, giunge a seguito della riunione che si è tenuta presso gli uffici del CESE, il comitato economico e sociale europeo, a Bruxelles, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Liborio Furco, presidente del Gal Elimos e Rocco Lima, direttore, e i rappresentanti del governo rumeno, con i quali si potrebbero stabilire rapporti di cooperazione transnazionali riguardanti progetti di promozione dello sviluppo rurale sostenibile. Nell'incontro, organizzato grazie alla collaborazione offerta al Gal dal professore Antonello Pezzini, membro del CESE e responsabile della task force della Regione Siciliana per l'implementazione del “Patto dei Sindaci”, è stata concordata la stipula di un protocollo d'intesa tra il Gal Elimos e il Gal rumeno di Tovishat per partecipare ai progetti europei di cooperazione transnazionale. Inoltre è stata definita una partnership con la società GNIR holding S.A. per l'implementazione del progetto “Parco agroalimentare integrato” per lo sviluppo rurale sostenibile, attraverso interventi mirati alla tutela dell'ambiente, all'abbattimento delle emissioni industriali inquinanti e alla produzione di energia da fonti rinnovabili. L'iniziativa promossa dal Gal Elimos che riguarda il “Patto dei Sindaci” ha trovato il supporto della commissione europea che potrà predisporre Piani d’azione finalizzati ad ottemperare agli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2020, riducendo di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche locali che migliorino l’efficienza energetica. Forte della progettualità già messa in campo da parte del Gal Elimos, la Sicilia è stata riconosciuta quale punto di riferimento per il governo rumeno, e per eventuali altre nazioni, per l'attuazione di una buona prassi, capace di utilizzare i fondi strutturali europei per dotare i comuni delle risorse finanziare necessarie a predisporre i PAES, ovvero i piani di azione per l’energia sostenibile, di cui il 5% può essere usato per i progetti riguardanti l’economia.

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