L’acqua che viene erogata a Paceco è poca e ora anche, come certificato dall'Asp, inquinata.
Già da una decina di giorni si era levata la protesta dei cittadini, di cui si erafatto portavoce la scorsa settimana l’ex sindaco Gino Martorana che aveva chiesto lumi, tramite i social, al suo successore in merito allo stato dell’erogazione idrica segnalando il colore giallastro dell’acqua e la puzza nauseabonda.
A Martorana aveva risposto,rassicurante,l’assessore Francesco Valenti che sosteneva la colpa esseredi Siciliacque che stava erogando al cisternone una quantità “non sufficiente a soddisfare l'intero territorio, visto che in questo periodo di pandemia è aumentata la richiesta dalle varie utenze. Abbiamo chiesto un aumento dei litri a secondo a Siciliacque ed attendiamo a brevissimo tale concessione”.Nessun cenno sulla qualità per cui, essendo “venuti a conoscenza, da dati rilevati e certificati dell’Ufficio Igiene dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, dell’esistenza di inquinamento batterico nella condotta idrica e conseguentemente nell’acqua erogata ai cittadini residenti in alcune vie di Paceco centro e della frazione di Dattilo” e inconsiderazione del fatto che “ ciò può arrecare un grave nocumento alla salute delle persone” Martorana e gli altri consiglieri comunali dell’opposizione, Maria Basiricò, Marilena Cognaa, Vito Bongiorno, Salvatore Catalano e Salvatore Ricciardi, colleghi chiedono al sindaco di “conoscere quali provvedimenti l’Amministrazione Comunale intende adottare per risolvere tale grave problema di salute pubblica”.