La musica tradizionale giapponese in scena a "Sant'Alberto"

Evento di eccezione, martedì prossimo, 29 settembre, alle ore 18.30 nella chiesa di Sant'Alberto. Per la prima volta in città il folklore giapponese con il concerto-conferenza dal titolo "Koto-Uta. Duemila anni di musica e arte per due mondi lontani" con i suoni del "koto", tradizionale strumento musicale, simile alla cetra, e la voce del soprano Yumi Aikawa. Nata a Utadzu, nella prefettura di Kanagawa, in Giappone, dopo la laurea in Canto presso la Tokyo National University of Music and Fine Arts nel 1978, Yumi Aikawa ha ottenuto, nel 1987, il primo titolo di dottorato in canto mai rilasciato in Giappone. La sua intensa attività concertistica l'ha portata ad esibirsi per le più prestigiose istituzioni del suo Paese ed è regolarmente presente nei palinsesti radiotelevisivi dei principali networks. La sua performance alla Carnegie Hall, in occasione del 25º anniversario del gemellaggio tra Tokyo e New York, è stata osannata dal New York Times. Nel 1992 le è stato conferito il "Japan Art Festival Prize". Il koto, formato da una cassa armonica su cui corrono tredici corde, viene suonato poggiandolo a terra tramite quattro piccoli piedi di legno. Il suonatore si pone in ginocchio o seduto di fronte ad esso e pizzica le corde tramite l'ausilio di tre plettri fissati al pollice, all'indice ed al medio della mano destra. Il concerto è organizzato dagli "Amici della Musica" di Trapani in collaborazione con l'Ente Luglio Musicale Trapanese ed è inserito nel cartellone di "Trapani Città Mediterranea della Musica". il biglietto, del costo di 5 euro, può essere acquistato al botteghino di Villa Margherita dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle ore 19 oppure direttamente a "Sant'Alberto" prima dello spettacolo.