Cronaca

La polizia rinviene e sequestra materiale esplodente. Un uomo denunciato

L'attività è stata eseguita dal commissariato di Brancaccio

Redazione

La Polizia ha indagato in stato di libertà un uomo, residente a Misilmeri, ritenuto responsabile del reato relativo alle disposizioni per il controllo e la detenzione delle armi.La scorsa settimana, poliziotti del Commissariato “Brancaccio”, hanno eseguito una serie di riscontri ed accertamenti relativi ai detentori di licenze orbitanti nel settore dei fuochi pirici, ciò anche in previsione dell’imminenti festività natalizie che inevitabilmente causano recrudescenze del fenomeno degli spari dei fuochi d’artificio, non autorizzati.

I poliziotti hanno sottoposto a controllo amministrativo, presso la propria abitazione, un uomo residente a Misilmeri, titolare di licenza di fuochista che permette di esercitare il mestiere di pirotecnico per l’accensione di fuochi artificiali. Tale accertamento ha consentito di rinvenire, all’interno del garage nella disponibilità dell’uomo, 13 batterie di fuochi artificiali, ed all’interno della sua abitazione, occultati tra bagno, camera da letto e ripostiglio, ulteriori giochi pirici perun totale complessivo superiore a 14 Kg di massa attiva.

Gli artifizi pirotecnici rinvenuti, aventi categoria F2, sono risultati di libera vendita, ma detenuti illecitamente in quanto contenenti al loro interno materiale esplodente per un peso netto superiore al limite consentito dalla legge. I fuochi pirici rinvenuti, trasportati in sicurezza con l’ausilio di personale del Nucleo Artificieri della locale Questura, nella circostanza intervenuto, sono stati posti sotto sequestro, mentre l’uomo è stato denunciato a piede libero per detenzione illegale di materiale esplodente con massa attiva netta pari a 14,2 Kg.

Al titolare è stata ritirata la licenza di autorizzazione all’esercizio del mestiere dipirotecnico per l’accensione dei fuochi artificiali, in attesa di sucessive determinazioni.

Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

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