Un nome a sorpresa, dietro la cui indicazione potrebbero riservarsi altre sorprese, magari una nuova proprietà. La scelta di Vincenzo Italiano come allenatore del Trapani Calcio, infatti, ha stupito non poco gli addetti ai lavori. Erano circolati tanti nomi, Favo, indicato allenatore dalla cordata Agnello, aveva anche diretto un allenamento. Poi, all improvviso, la svolta. Cosa è successo? Tutto rimandato a lunedì quando in una apposita conferenza stampa verrà presentato il nuovo tecnico. Che avrà un altro record :quello di tenere una conferenza stampa post gara prima di quella della presentazione. Infatti Vincenzo Italiano (nella foto giovanissimo con la maglia del Trapani) domani sera guiderà il Trapani dalla panchina all esordio stagionale della squadra in Tim Cup contro il Campodarsego. Non ci sarà Stefano Firicano, che ha (avrebbe ?) quindi esaurito il suo compito. E non ci sarà Massimiliano Favo (e con lui il Ds Massimo Valentini), i due scelti dall aspirante nuovo patron granata Francesco Agnello a occupare quelle importanti posizioni in società. Larrivo di Italiano, quindi, è da leggere come la fine della trattativa con Agnello, trattativa che non è mai stata vista di buon occhio, a torto o a ragione, dalla tifoseria, e di cui non si era poi saputo nulla? Da parte sua Agnello si è detto stupito della evoluzione della vicenda sostenendo di avere versato, davanti ad un notaio, un assegno dellimporto della metà delle quote azionarie e di essere pronto, lunedì, a versare la parte restante per diventare a tutti gli effetti proprietario del Trapani Calcio. Un bluff o le sue carte sono buone? Di certo il personaggio è noto per aver provato ad acquistare diverse societò calcistiche, senza mai riuscire a completare le operazioni. In più sarebbe stato protagonista di vicende che, esulando lo sport, non lo hanno caratterizzato per trasparenza e limpidezza. Sarebbe stato questo a portare la proprietà del Trapani Calcio, quindi il presidente Morace, a effettuare altre scelte? E quella di Italiano, è una scelta autonoma del comandante o invece cè dellaltro? Noi italiani siamo specializzati in dietrologia, ma anche a non volerne fare, che questa vicenda del cambio di proprietà del Trapani Calcio presenti aspetti particolari è indiscutibile. Intanto un ricordo personale su Vincenzo Italiano, visto che quellanno sportivo, 1995-1996, ero laddetto stampa del Trapani. Allenatore era Walter Nicoletti, un vero signore, garbo e cortesia, di SantArcangelo di Romagna. Alla corte del Trapani da un anno cè questo giovane 18enne che aveva giocato a Ribera e Partinico. Centrocampista con un buona visione di gioco, inizia nelle giovanili e fa vedere subito di che pasta è fatto. Il presidente Bulgarella in quel periodo si avvale della collaborazione di Mario Pranzani, un direttore sportivo che ha girato in lungo ed in largo lItalia ed a cui non sfugge questo ragazzino che in campo mette grinta e determinazione. Il Trapani Berretti gioca le sue gare interne a Paceco, e a questo punto sono in tanti, Rino Foschi in testa, i dirigenti di squadre di serie A e B che vengono a vedere giocare Italiano. Nicoletti lo convoca in prima squadra (quattro presenze per lui, tre ne aveva collezionato lanno prima) e lallenarsi con quelli più grandi gli giova. A fine stagione il salto in serie A con lHellas Verona che lo ha seguito per tutta la stagione. A Verona, sponda Hellas, gioca undici stagioni ( intervallate da un anno con il Genoa), poi resta in terra scaligera,ma sponda Chievo, altri tre anni, quindi ormai trasfetito in Veneto gioca a Padova tre anni, un anno a Perugia, per chiudere a Lumezzane. Ora torna laddove ha avuto inizio la sua carriera da giocatore. Laugurio è che nella nuova veste di mister abbia a ripetersi.
La scelta di Italiano apre nuovi scenari nel Trapani Calcio?
Un nome a sorpresa, dietro la cui indicazione potrebbero riservarsi altre sorprese, magari una nuova proprietà. La scelta di Vincenzo Italiano come al...
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