Laboratori teatrali in due immobili sequestrati

Due immobili, sequestrati alla società "Vigna Verde" dei cugini Vito e Salvatore Marino, che sorgono in contrada Moschitto-Belvedere, sono stati concessi in comodato al Luglio Musicale Trapanese che li utilizzerà per attività culturali. I capannoni erano stati sottoposti a sequestro nell'ambito di un procedimento per truffa relativa a fondi comunitari. Il progetto è stato illustrato stamane nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, oltre all'amministratore delegato dell'Ente, avvocato Gino Bosco, il sindaco di Trapani Vito Damiano e il dottor Luigi Miserendino, amministratore giudiziario dei beni. "Si tratta di una sfida ambiziosa - ha sottolineato Bosco - che, certamente, avrà bisogno di tempo per dispiegarsi compiutamente. Intanto facciamo un primo passo per rendere utilizzabili i due edifici come depositi per le scenografie del Luglio e per altre iniziative in collaborazione con alcune associazioni del territorio che operano nel settore della disabilità come l'Unitalsi, la cooperativa "Voglia di vivere" e l'associazione culturale Teatri alchemici". "Vogliamo avviare - ha proseguito - un meccanismo virtuoso creando spazi per i giovani che nella nostra città mancano". Dal momento del sequestro, avvenuto nel 2007, i locali - che coprono una superficie di oltre 10.000 metri quadrati e di cui uno era destinato a cantina vinicola - sono stati letteralmente saccheggiati perchè non c'era alcun servizio di sorveglianza. Il Luglio Musicale provvederà alla pulizia e ad altre operazioni di piccola manutenzione oltre all'installazione di un impianto di videosorveglianza. In prospettiva, una volta che il bene sarà definitivamente acquisito al patrimonio dello Stato con la confisca, si potrà pensare all'avvio di progetti di ristrutturazione di più ampio respiro che consentiranno, come ha commentato il sindaco Damiano, di restituire alla collettività un bene importante per la sua fruizione culturale. L'amministratore delegato del Luglio ha precisato che alcuni contatti con il Ministero degli Interni, della Giustizia e della Sanità sono stati avviati per ottenere le somme necessarie ai primi interventi, stimate intorno ai 200-300mila euro.