Secondo Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente, la situazione delle coste siciliane è estremamente grave, se non drammatica. In unna nota Zanna attaccala Regione Siciliana per la mancata redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo e per la mancata tutela del patrimonio naturale costiero. Il direttore di Legambiente sostiene che lisola rischia di soccombere sotto il peso della maladepurazione e degli attacchi di speculatori senza scrupoli ⦠Una mancata tutela che parte soprattutto dallassenza Piani di utilizzo del demanio marittimo, ma anche a causa dellabusivismo edilizio, dalla mancata emanazione dellordinanza di regolamentazione delluso delle spiagge, dellassenza di tutela delle emergenze naturalistiche, o ancora per lassenza di standard di qualità ambientale per i servizi alla balneazione. Entrando nel particolare ed esaminando le coste trapanesi,  la situazione più critica è stata riscontrata a Castelvetrano (nei pressi dello sbocco del depuratore alla frazione Marinella di Selinunte). Inquinata anche la foce del fiume Modione a Selinunte. Infine, nellhinterlad trapanese, le analisi di Legambiente hanno appurato che a Valderice sono inquinate  anche le acque della spiaggia di fronte alla traccia del corso dacqua di Rio Forgia.
Legambiente denuncia: tre spiagge trapanesi inquinate. Tra esse Rio Forgia
Secondo Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente, la situazione delle coste siciliane è estremamente grave, se non drammatica. In unna nota Zanna at...
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