Mancato pagamento del "fermo biologico": la protesta del Coordinamento filiera ittica

Il Coordinamento territoriale Filiera ittica di Mazara del Vallo esprime preoccupazione per quanto riguarda l’erogazione dell’indennità prevista per i marittimi della pesca che hanno effettuato l’arresto temporaneo obbligatorio per l'anno in corso. Con la legge di bilancio 2017 si riconosce a ciascun pescatore che ha osservato un periodo di sospensione dell’attività, una indennità giornaliera di 30 euro. "A tutt’oggi - si legge nella nota diffusa dall'associazione di categoria - si ignorano le modalità di richiesta di questo indennizzo in quanto non è stato stilato l’accordo interministeriale e, considerato che gran parte dell’armamento locale ha già effettuato il fermo previsto dal D.A n.54/GAB dell’Assessorato Agricoltura e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, sono legittime le preoccupazioni che si sono innescate in ciascun pescatore". Anche gli equipaggi che, a breve, finiranno la campagna di pesca del "Gambero e crostacei di profondità" e dovranno osservare l’arresto temporaneo obbligatorio da terminare entro la fine dell'anno, alla luce di tali manchevolezze, cumulate al mancato incasso della cassa integrazione in deroga per il fermo dell’anno 2016, esprimono preoccupazione. Secondo il Coordinamento è continua la "disattenzione che il Governo Italiano manifesta nei confronti del settore della pesca"  e "questo ulteriore ritardo alimenta ancor di più le tensioni sociali all’interno del comparto che vede, da un lato, l’obbligatorietà del fermo e, dall’altro, solo mancate risposte. Gli operatori chiedono alle autorità competenti di intervenire presso i competenti Ministeri, "affinché si possa addivenire alla emanazione, del Decreto Interministeriale che detti le modalità di erogazione dell’indennità per il fermo 2017, onde rasserenare gli aventi diritto e farli desistere da qualsiasi possibile azioni di protesta".