...Al grido di liberateli, liberateli, ieri sera Mazara del Vallo si è ritrovata in piazza per esprimere solidarietà e chiedere la liberazione dei diciotto marittimi sequestrati 26 giorni fa in mare da militari libici mentre si trovavano in una battuta di pesca nella zona di mare che i libici sostengono fare parte delle loro acque nazionali. Assieme ai marittimi che si trovano nel carcere di El Kuefia, a 15 km a sud est da Bengasi, i libici hanno sequestrato tutto il pescato e i due pescherecci, Medinea e Antartide.
L’iniziativa è stata organizzata dai sindacati che si sono schierati “a sostegno delle famiglie dei sequestrati che vivono in una situazione di grande difficoltà” e che, dalla scorsa settimana, hanno deciso di manifestare la loro preoccupazione e il loro disagio, direttamente a Roma con un sit-in sotto le sedi del Parlamento e del Governo, muniti di striscioni e magliette con scritto "Liberateli subito".
Oltre 500 persone ieri sera si sono riuniti sul lungomare di Mazara del Vallo. Con loro anche i familiari dei marittimi che ancora una volta chiedono la liberazione dei loro congiunti e di essere aiutati dal governo nazionale, una richiesta che ha coinvolto in queste settimane diverse associazioni e anche il mondo della politica. In prima fila affianco alle famiglie anche il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci... “La situazione sta leggermente migliorando – dice il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci – ma il governo adesso deve alzare la voce e riportare a casa la nostra gente, la pazienza è finita”.