Cronaca

Migranti, altri 104 giunti al porto oggi

Neppure il tempo di tirare il fiato dopo lo sbarco di domenica scorsa, quando sono scesi in 382 dal mercantile "Santa Giorgina", e la macchina dell'ac...

Ornella Fulco

Neppure il tempo di tirare il fiato dopo lo sbarco di domenica scorsa, quando sono scesi in 382 dal mercantile "Santa Giorgina", e la macchina dell'accoglienza trapanese si è messa di nuovo in moto per l'arrivo al porto di altri 104 migranti. Tra di loro tre donne e una decina di minori non accompagnati. Difficile oggi raccontare le fasi dello sbarco e le loro storie dato che la stampa, contrariamente a quanto avvenuto in tutte le occasioni precedenti, anche quando i numeri erano di gran lunga maggiori, è stata tenuta molto lontana dall'area del molo Ronciglio (vedi foto) - dove erano presenti volontari, sanitari e operatori della Protezione civile comunale - per non meglio precisate "nuove disposizioni" delle autorità competenti. Così come sempre piu difficile diventa il compito dei mediatori culturali, che collaborano con la Questura, a cui il Ministero dell'Interno paga solo sei ore lavorative a settimana, a fronte di un impegno che, da queste parti, va ben oltre quel monte ore. Cinque persone la cui presenza viene richiesta non soltanto durante gli sbarchi ma anche in altre fasi della gestione dei migranti. Nel dettaglio, gli extracomunitari, tutti in buone condizioni di salute nonostante la permanenza in mare per due giorni prima di essere recuperati, provengono da Gambia, Senegal, Guinea e Nigeria. Sono stati soccorsi dal mercantile "Oriental Green" a circa 50 miglia a nord est delle coste libiche dopo le chiamate giunte alla Guardia Costiera tramite telefoni satellitari. Si trovavano su sei imbarcazioni di piccole dimensioni. Giunti in prossimità del porto di Trapani sono stati trasferiti sul rimorchiatore "Refola II" che li ha condotti a terra. In banchina non è stato possibile montare le tende per il triage e le altre procedure di accoglienza per il forte vento di libeccio. A dare ospitalità agli operatori è stata la stiva del traghetto "Cossyra", ancorato dalla parte opposta del molo. Mentre scriviamo sono in fase di completamento le operazioni di trasferimento presso i centri di accoglienza. Ottanta migranti andranno in Umbria mentre i restanti 34 saranno ospitati al Cara di Salinagrande. Attimi di emozione quando un giovane appena sbarcato è stato riconosciuto dal fratello, attualmente ospite di un centro di accoglienza trapanese dopo essere arrivato tre mesi fa dal Gambia. La famiglia, infatti, lo credeva morto nel viaggio dal Paese natale alla Libia da cui è riuscito ad imbarcarsi alla volta dell'Italia. [metaslider id=72900]

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