Misiliscemi, sogno o realtà?

Da sinistra Salvatore Tallarita, il direttore Salvatore Morselli, Elio Barbera Un comune che accorpi le contrade di Rilievo, Guarrato, Locogrande, M...

[caption id="attachment_119339" align="alignleft" width="350"] Da sinistra Salvatore Tallarita, il direttore Salvatore Morselli, Elio Barbera[/caption] Un comune che accorpi le contrade di Rilievo, Guarrato, Locogrande, Marausa, Palma, Pietretagliate, Salinagrande e Fontanasalsa. Quando nel 2005 l’Associazione Misiliscemi iniziò a pensare di realizzare questa nuova realtà amministrativa sapeva di dover affrontare tanti ostacoli, ma caparbietà e soprattutto la ferma convinzione che l’idea potesse essere vincente hanno portato i componenti dell’Associazione a non mollare. Ed ora i frutti stanno per maturare visto che a giorni la Regione Sicilia dovrebbe pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto, peraltro preannunciato alla stessa associazione, con il quale si da il via libera al referendum per la creazione del nuovo Comune. Una possibilità reale atteso che la normativa prevede che “i risultati del referendum, ai fini del quorum strutturale, sono distintamente raccolti e valutati con riguardo all'ambito della frazione di cui si chiede il distacco e con riguardo al restante ambito comunale. In tal caso, il referendum è valido se vota la metà più uno degli aventi diritto in almeno uno dei due ambiti. Nel caso in cui in entrambi gli ambiti si raggiunge il quorum strutturale, il risultato valutabile è quello complessivo." Di questa ipotesi e dei motivi che hanno portato gli abitanti delle otto contrade ( “non frazioni, in quanto le nostre sono delle realtà autonome con una loro peculiarità, pronte ad unirsi e non invece parti staccate di una realtà amministrativa, ci ha tenuto a sottolineare Salvatore Tallarita, presidente dell’Associazione) ne abbiamo parlato assieme allo stesso ed al tesoriere Elio Barbera da noi incontrati in redazione. I due esponenti di Misiliscemi hanno tenuto a precisare che la loro azione non è contro Trapani. “Noi vogliamo ridare dignità al nostro territorio andando verso la riorganizzazione dello stesso. Una organizzazione che passa attraverso la individuazione di un Polo centrale , individuato in Bonacerami, che è il punto geocentrico della zona, dove andare ad allocare il Municipio, i mercati ed il centro direzionale dei servizi”. Una realtà che consenta la redistribuzione delle risorse economiche sul territorio (attualmente solo il 30 percento di quanto versato torna agli abitanti dell’auspicato nuovo comune) che possono aumentare con il potenziamento delle attività agricole, culturali e turistiche ( l’80 per cento delle strutture ricettive di Trapani, dicono a Misiliscemi, insistono nella otto frazioni). Tutte iniziative, tra cui un progetto rifiuti Zero che passa attraverso i compostaggio, mirate ad un abbassamento delle tasse sulla popolazione con il conseguente vantaggio che ne deriverebbe, afferma Elio Barbera, consentendo un miglioramento dei servizi, impresa non difficile vista l’assenza degli stessi”. Un progetto che va a cozzare con gli interessi della politica, di chi, abitante nelle otto contrade, si sta preparando già alle prossime comunali. “ A chi ci chiede perché non scendiamo in competizione con una nostra lista ed un nostro candidato sindaco diciamo che noi non siamo interessati alle elezioni a Trapani. Non ci riguardano: in questi anni abbiamo tentato in tutti i modi di coinvolgere gli amministratori, di sensibilizzarli, ma il risultato è stato pari a zero. Ecco perché, dice Salvatore Tallarita, andiamo avanti sulla nostra strada”. Il rischio maggiormente paventato è che la Regione ( che dovrà fissare la data del referendum nel lasso di tempo che va da 90 a 120 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gurs del Decreto) possa accorpare il referendum alle comunali, di fatto aumentando la percentuale dei votanti , il che non favorirebbe la realtà delle otto contrade. Ma anche su questo i soci dell’Associazione stanno lavorando, con una capillare campagna di sensibilizzazione. Ed a chi obietta la contraddittorietà di quanto proposto in un momento in cui si auspica la fusione dei comuni, Tallarita e Barbera rispondono che “tali fusioni riguardano piccole realtà e che Misiliscemi , sia per estensione (circa 93 km quadrati, un terzo del territorio attuale di Trapani), sia per popolazione ( oltre ottomila abitanti) non sarebbe per nulla un piccolo comune, diventando il tredicesimo su venticinque in provincia, il 142esimo in Sicilia e il 1436esimo a livello nazionale. “Noi ci crediamo, abbiamo creato le condizioni perché la popolazione, come giusto vuole la democrazia, decida e continuiamo a lavorare per raggiungere il risultato. Che poi la politica magari possa cavalcare un nostro successo? Intanto pensiamo a vincere” conclude Tallarita.

Leggi l'articolo completo su Trapani Oggi
Navigazione

Categorie

Home Cronaca Attualità Sport Politica Salute Video

Comuni

1AlcamoBuseto PalizzoloCalatafimiCalatafimi SegestaCampobello di MazaraCastellammare del GolfoCastelvetranoCastelvetrano SelinunteCustonaciEgadiEriceFavignanaFulgatoreGibellinaLampedusaLevanzoMarausaMarettimoMarsalaMazara del ValloMenfiMisiliscemiPacecoPantelleriaPartannaPetrosinoPoggiorealeSalaparutaSalemiSan Vito Lo CapoSanta NinfaScopelloSelinunteTrapaniTrapani-EriceValdericeVita

News24

Sicilia Italia Mondo