L'editore trapanese Salvatore Coppola è deceduto stamane nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale "Villa Sofia" di Palermo dove era stato ricoverato lo scorso 18 ottobre. Coppola era in coma dopo essere stato colpito da un aneurisma cerebrale mentre si trovava nella sua abitazione, dove viveva da solo. Numerosi e toccanti i messaggi di stima e di affetto postati, in queste settimane, su una pagina di Facebook appositamente creata per "accompagnare" Coppola. Di lui restano l'esempio di integrità morale, l'impegno per la cultura e la legalità che gli sono valsi la stima e l'amicizia di "addetti ai lavori" e semplici cittadini sparsi in Italia e nel mondo. Tra le sue iniziative editoriali più note ci sono i "Pizzini della legalità". Nati nel maggio 2006 con una decina di titoli per "recuperare in senso buono uno strumento di comunicazione inteso solo in senso negativo" - visto lutilizzo dei bigliettini (in siciliano pizzini, appunto) da parte dei boss mafiosiTotò Riina, Bernardo Provenzano e Salvatore Lo Piccolo - i "pizzini" hanno raccolto adesioni spontanee da parte di familiari di vittime della mafia e di esperti e studiosi come Umberto Santino, Nino Alongi, Pino Incandela, Augusto Cavadi, Rino Giacalone. Oltre 40 i titoli, alcuni sulle vittime della mafia e della camorra.
Morto l'editore Salvatore Coppola
L'editore trapanese Salvatore Coppola è deceduto stamane nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale "Villa Sofia" di Palermo dove era stato ricove...
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