Cronaca

No vendita del pesce al porto, la protesta dei pescator

Intervento delle forze dell'ordine e degli uomini della Guardia Costiera e della Polizia Municipale, stamattina alle 6, al porto peschereccio per evit...

Ornella Fulco

Intervento delle forze dell'ordine e degli uomini della Guardia Costiera e della Polizia Municipale, stamattina alle 6, al porto peschereccio per evitare che i pescatori e i rigattieri allestissero le loro bancarelle per vendere il pesce al minuto. Si è trattato di una operazione preventiva, non è stato, infatti, elevato alcun verbale né è stato effettuato alcun sequestro di merce. Come è noto, ormai dallo scorso mese di marzo, la tensostruttura adibita a mercato è stata chiusa dall'amministrazione comunale, che vi aveva effettuato alcuni lavori di sistemazione, per l'impossibilità di raggiungere un accordo con i pescatori sugli adempimenti a loro spettanti. A seguito dell'intervento, i pescatori stamattina si sono recati a protestare davanti al palazzo del Municipio e una delegazione ha parlato con l'assessore Giglio. "Come amministrazione - ci ha dichiarato quest'ultimo - non abbiamo mai mancato nell'interlocuzione con pescatori e rigattieri ma siamo tenuti a rispettare e a fare rispettare le regole". Dal fronte dei pescatori abbiamo registrato la disponibilità - almeno così ci ha detto uno di loro, Bernardo Ettari - a pagare i 250 euro all'anno per l'utilizzo dei banchetti presenti sotto la tensostruttura. "Più di questo non possiamo fare - ha proseguito - l'impresa di pulizia specializzata che il Comune ci chiede di pagare costa 50mila euro all'anno. Siamo 20 persone, abbiamo famiglia e guadagnamo poco, non ce la facciamo". I pescatori hanno chiesto al Comune di consentire per un paio di settimane la vendita all'interno dell'area del mercato. Poi, visti i tempi di scadenza dell'attuale amministrazione, - si vota domenica prossima 11 giugno per il rinnovo - toccherà a qualcun altro prendere in mano la situazione. Due candidati a sindaco, sparsasi la notizia, si sono "portati avanti" con il lavoro intervenendo, nel caso di Girolamo Fazio, al porto peschereccio, e in piazza Vittorio Veneto, davanti al Comune, nel caso di Antonio D'Alì, per ascoltare le istanze dei pescatori.

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