Ripristinata la misura della custodia cautelare in carcere per Epifanio Agate, e dell'obbligo di dimora per Rachele Francaviglia e Nicolò Passalacqua. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Palermo, rigettando le istante presentate dai difensori dei due. Il provvedimento è stato eseguito ieri pomeriggio dagli agenti della Squadra Mobile di Trapani e da quelli del Commissariato di Mazara del Vallo. I tre erano rimasti coinvolti nell'operazione antimafia "Ermes 2". In particolare, Epifanio Agate e la moglie Rachele Francaviglia, per eludere l'applicazione di misure di prevenzione patrimoniale, avevano attribuito fittiziamente a Nicolò Passalacqua le quote della società MY-LAND Srl formalmente intestate alla donna ma, in realtà, nella disponibilità di Agate. Lindagine, nata da una complessa attività investigativa tesa alla cattura del boss latitante Matteo Denaro, era sfociata il 3 agosto 2015, nellemissione, da parte del gip del Tribunale di Palermo, di undici provvedimenti cautelari nei confronti di mafiosi della Valle del Belice accusati di veicolare la corrispondenza di Messina Denaro. Tra coloro che erano stati tratti in arresto c'era anche il reggente del mandamento di Mazara del vallo del Vallo, Vito Gondola, con il quale Epifanio Agate si era riservatamente incontrato in aperta campagna.
Operazione "Ermes 2", ripristinate misure cautelari per tre accusati
Ripristinata la misura della custodia cautelare in carcere per Epifanio Agate, e dell'obbligo di dimora per Rachele Francaviglia e Nicolò Passalacqua....
Leggi l'articolo completo su Trapani Oggi