Pallacanestro Trapani, parla Luca Ianes

Trapani, 19 luglio 2012- E' uno dei giocatori che fa la differenza nei campionati di vertice e, di certo, per il DNB può anche essere un lusso. La sce...

Niki Mazzara

Trapani, 19 luglio 2012- E' uno dei giocatori che fa la differenza nei campionati di vertice e, di certo, per il DNB può anche essere un lusso. La scelta della società granata di averlo tra le sue fila è indicativo della volontà del team del presidente Pietro Basciano di continuare l'ascesa verso la A. Si tratta di Luca Ianes che ha rilasciato una intervista al sito ufficiale della Pall. Trapani. Luca Ianes, ha squillato il cellulare ed era il tuo procuratore. Ti ha chiesto: ‘Andresti a Trapani?’. Che hai risposto? “Che me l’aveva già chiesto il direttore sportivo della Pallacanestro Trapani Francesco Lima, con cui non ho mai smesso di sentirmi da quando, ho giocato con lui a Ribera e Palermo fra il 2005 e il 2007…” E poi? “Che ci stavo pensando, che l’idea di accettare l’offerta era allettante…” Effettivamente, così è andata: hai accettato. Perché? “Non esagero se dico che per me Francesco Lima è quasi come un padre. So benissimo che dove c’è lui, c’è garanzia di serietà, di pallacanestro fatta in una certa maniera, in modo professionale. Quando, poi,  mi ha spiegato il progetto del presidente Pietro Basciano, non ho più avuto alcun dubbio”. Anche se si è trattato di scendere di un paio di categorie? Non ti imbarazza un po’? “Vengo a Trapani per vincere. Faccio la Dnb per vincere. La giocherò in una città come Trapani e tutta Italia sa cosa sia la pallacanestro per Trapani. Fossi andato in una piazza qualunque a disputare la Dnb per vivacchiare, sarebbe stato un altro discorso. Andare a Trapani e giocare per vincere la Dnb è tutto un altro conto”. Bentornato al Sud, insomma… “Ah, di questo sono felice! Gli anni più belli della mia carriera e della mia vita sono legati al Sud. E’ sempre nelle città del Meridione che ho trovato le condizioni ideali per giocare al meglio delle mie possibilità. E’ bellissimo stare al Sud, avere l’opportunità di svolgere il mio lavoro a queste latitudini”. Chi conosci dei tuoi nuovi compagni? “Davide Virgilio e Ariel Svoboda, due ottimi giocatori. In linea di principio, non ho mai difficoltà ad integrarmi con lo spogliatoio e a conoscere nuovi compagni: anche questo è un bell'aspetto del mio lavoro”. Che tappa costituisce Trapani nella tua carriera? “Importante: mi sento prontissimo a dare il massimo, ad avere il mio solito approccio con la stagione. Voglio dare il mio contributo alla squadra. Se non mi sentissi così pieno di energie, voglioso di far bene, mi preoccuperei. Fortunatamente, fino a oggi, fisico e testa mi sorreggono e giocare a basket mi stimola moltissimo e mi diverte”. Torniamo all’inizio: mi dici, allora, le due parole che ti hanno convinto a venire a Trapani? “Passione e professionalità”. E la parola che dedichi ai tuoi nuovi tifosi? “Impegno”.

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