Cronaca

Pandemia favorisce gli "orchi on line", boom di segnalazioni

A lanciare l'allarme don Fortunato Di Noto fondatore di Meter

Redazione

«Proprio in piena pandemia – dice don Di Noto - Meter ha documentato e denunciato alle forze dell’ordine una crescita allarmante delle chat degli orrori: più 40%. Parliamo di segnalazioni che coinvolgono Telegram, Facebook, Twitter, Whatsapp. Sono saliti anche gli adescamenti. Ce lo confermano le decine di segnalazioni telefoniche che riceviamo ogni settimana. Ma non solo: i portali dedicati alla pedopornografia sono stati inondati di nuovo materiale. Basti dire che nelle immagini spesso compaiono soggetti muniti di mascherine. Siamo, insomma, davanti a un dramma troppe volte sottaciuto e non affrontato nel giusto modo».

Sono 178 le segnalazioni che Meter (dall’1 marzo a oggi) ha inoltrato non solo alle forze di Polizia italiana ed estere, ma anche a vari server provider sparsi in tutto il mondo. Le chat rintracciate in diverse piattaforme sono, invece, 234 con profili sospetti. Si tratta, complessivamente, di decine di migliaia di video. «Solo due nostre segnalazioni – osserva il sacerdote siciliano - riguardano 34.252 foto. Ciò significa che stiamo parlando di circa 30 mila bambini già vittime di violenze sessuali. Una tragedia silenziosa che avviene sotto i nostri occhi. E’ di pochi giorni fa l’ultima segnalazione: quella di un padre disperato a cui la figlia ha confessato di aver mandato via chat a uno sconosciuto, pensando fosse un coetaneo, alcune foto di lei senza indumenti. L’adescatore però era un pedofilo».

La via d’accesso dei pedofili sempre più spesso è il grooming, l’adescamento attraverso messaggi via chat, con falsa identità. Il predatore mira a vincere le difese del minore ignaro, cercando di instaurare con lui un rapporto confidenziale. Il resto lo fanno i servizi messi a disposizione la piattaforma che in modo semplicissimo fa attivare in chat la fotocamera dello smartphone.

A confermare le preoccupazioni di don Di Noto sono le risultanze delle indagini della Polizia Postale e delle Comunicazioni. «Tutti i crimini informatici sono in aumento in questo tempo di coronavirus. I nostri indicatori dicono, nello specifico, che in questo periodo c'è un incremento di quelli relativi a pedopornografia e ricatti sessuali a danno di minori», ha dichiarato il capo della Polizia Postale Nunzia Ciardi, in un'intervista a BBC Mundo.

E’ evidente che, rimanendo sempre in casa, l’uso dell’online è aumentato a dismisura. «E anche la navigazione nel web da parte dei ragazzi», aggiunge don Di Noto. «Tuttavia non è sempre detto che avere i figli in casa sia garanzia di maggior controllo. Anzi a volte è un inganno e le forme di dipendenza malsane si sviluppano, senza che gli adulti se ne accorgano».

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