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Aggiornamento. Pellino chiede scusa. "Aiutatemi a salvare il Trapani"

L’appello  è di quelli, nei toni e nei contenuti, accorati .

L’appello è di quelli, nei toni e nei contenuti, accorati .“Aiutatemi a non fare morire il Trapani e di quello che ho fatto, sbagliando, (si è scusato con Mazzarella, ha detto di comprendere l’amarezza di Evacuo) sin da quando sono arrivato, chiedo scusa”. Gianluca Pellino, proprietario del Trapani Calcio, ha esordito così nell’incontro di questo pomeriggio con la stampa.“Chiedo alla città, ai dipendenti, un aiuto a consentire alla squadra di andare a Catanzaro per non essere radiati. Abbiamo trovato un medico che verrà da Licata, cerchiamo un medico per gli esami Covid da presentare. In queste ore mister Di Donato raggiungerà Trapani e sarà lui a guidare la squadra”.Insomma, con l’acqua alla gola, Pellino cerca aiuto per salvare quantomeno il titolo sportivo, quindi la faccia.Tocca a lui l’onere di continuare a guidare il Trapani Calcio dopo che nel pomeriggio, alle 13,00, orario fissato per il passaggio di proprietà della società granata, nessun esponente del comitato di tifosi che si era fatto avanti si è presentato. Pellino era pronto a trasferire il cento per cento delle azioni, ma ha atteso, invano, che qualcuno si facesse vivo. Non gli è rimasto altro che tornare in sede e provare a organizzare la trasferta di domenica. E lanciare l’appello. Nel fuoco di fila delle domande che gli sono state rivolte, il proprietario del Trapani non ha esitato ad stigmatizzare fortemente l’operato di Fabio Petroni, da cui ha ereditato la patata bollente. “Non mi aspettavo che la situazione fosse così, ma nonostante tutto non mi scoraggio. Domani il mio legale inconterà ilegali dei dipendenti (che hanno avanzato istanza di fallimento per le mensilità arretrate)siamo pronti a pagare quanto dovuto, ma chiedo che tornino al lavoro e insieme si organizzila trasferta a Catanzaro,.Io sono qua, voglio salvare il Trapani. Facciamo tutti quello che è giusto fare. Mi dite che il Comitato "C'è chi il Trapani lo ama" è nuovamente dal notaio? Noi eravamo addivenuti ad una intesa di massima, se mi chiamano e sono pronti, io firmo immediatamente la cessione e vado via”. Insomma, da un lato c’è chi dice di voler vendere, dall’altro, c’è chi realmente vuole comprare? Perché dopo una intesa di massima, il Comitato (di cui non si conoscono i nomi degli imprenditori e qualcuno di quelli indicati da indiscrezione giornalistiche hanno fatto sapere di non essere interessati) ha fatto un passo indietro? Lo ha scoraggiato la situazione debitoria (si parla di 4,8 milioni) o invece non c’è mai stato un reale interessamento? Di certo è che lo stillicidio non si addice al Trapani né ai tifosi.Se si deve morire (sportivamente parlando) che lo si faccia subito e non se ne parla più.

AGGIORNAMENTO

Prima ha chiesto aiuto, poi non si è voluto neanche sedere a vedere di cosa si trattasse.

Gianluca Pellino, proprietario del Trapani Calcio, che questo pomeriggio aveva incontrato i giornalisti chiedendo un supporto per non fare morire il Trapani Calcio, poco fa ha rifiutato di incontrare i rappresentanti di una cordata di imprenditori del nord " vicini al Genoa " che aveva manifestato interesse per acquisire la società granata.

A loro, secondo quanto abbiamo avuto modo di apprendere, è stato detto " non ho problemi economici, posso andare avanti tranquillamente. Domenica saremo in campo a Catanzaro. IlTrapani Calcio non è in vendita".

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