Per colpa di chi?

Mai una assunzione di responsabilità. La colpa è sempre degli altri. Per Bersani la colpa è delle farneticanti promesse di Berlusconi, per Berlusconi della stampa e della magistratura, per il magistrato Ingroia di Bersani che non lo ha voluto, e via di seguito. Mai nessuno che abbia la umiltà per dire” ho sbagliato io”. Lo spettacolo a cui abbiamo assistito, per l'ennesima volta, dopo il risultato elettorale delle consultazioni di domenica e lunedì ci consegna, oltre una Nazione a detta di tutti ingovernabile, da un lato politici - attori ormai vecchi e stanchi che propinano le stesse battute sapendo di poter contare sul solito pubblico di spettatori – supporters, dall'altro un attore politico che sta bene interpretando un copione che è quello che la popolazione vuole sentire recitare, stanca e delusa, ma ancora con la voglia di sperare che qualcosa possa cambiare. Onore a Beppe Grillo che ha saputo interpretare questa istanza di cambiamento, che ha saputo cavalcare l'onda di protesta contro questa casta politica che vive di stipendi fuori mercato e di benefit che la gente normale neanche riesce a immaginarsi. Se poi proprio qualcuno vuole additare un responsabile della sconfitta politica (che ognuno poi riesce miracolosamente a trasformare in vittoria) è opportuno che punti il dito contro sé stesso.