Per il Trapani Calcio settimana di "passione" e, si spera, di chiarezza

Con ancora negli occhi quanto visto a Crotone, trasferta lunga e deludente per una sconfitta che brucia perché avvenuta ad opera di una squadra più che mediocre e che ha giocato anche con il tifo contro dei propri tifosi, ci apprestiamo alla prossima gara contro la Ternana con la speranza che, finalmente, si possa invertire la rotta e torni quella vittoria che manca da dieci turni (e durante i quali si sono racimolati appena quattro punti). Da ieri sera, complice la vittoria esterna di Vercelli, il Trapani è ufficialmente in zona play out, con tutte le preoccupazioni che ne derivano. Il momento "no" che la squadra sta attraversando è certamente figlio di tanti padri e i tifosi si interrogano preoccupati sul futuro che vedono nero (e ne hanno donde, visti i risultati recenti). La serie B, sogno di una vita, e che alla fine del girone di andata sembrava potesse essere tranquillamente mantenuta, rischia di sfuggire dalle mani come la sabbia al mare. Tra i tifosi è iniziato una sorta di processo alla ricerca di eventuali responsabilità, un costume tipico dello sport. Ma, oggettivamente, c’è da porsi una domanda: a chi o a cosa giova tutto questo? La ricerca di responsabilità e la individuazione dei colpevoli (dirigenti, allenatore, squadra, ma anche tifoseria e stampa) salverà il Trapani da questa caduta libera in cui è inciampata o sarà solo un liberatorio sfogo nervoso? Noi pensiamo che, in questo momento, quello che occorre è che tutte le componenti che orbitano intorno al Trapani Calcio debbano serrare le fila e remare tutti, pur navigando in acque tempestose, verso la stessa direzione che è quella del porto della salvezza. Èquesto l’unico scopo di questa sciagurata stagione. Poi, a salvezza acquisita come fortemente speriamo, quanto avvenuto deve essere attentamente analizzato per individuare errori e colpevoli al fine di non ripeterli. Ma tutto, rigorosamente, in serie B.