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Pizzolungo, 31 anni dopo la strage: "Dal dolore all'impegno"

Ci sono voluti 31 anni per restituire alla sua dignità, oggi, in occasione dell'anniversario della strage di Pizzolungo nella quale persero la vita, n...

Ornella Fulco

Ci sono voluti 31 anni per restituire alla sua dignità, oggi, in occasione dell'anniversario della strage di Pizzolungo nella quale persero la vita, nell'attentato organizzato dalla mafia per uccidere il magistrato Carlo Palermo, Barbara Rizzo e i suoi figli Salvatore e Giuseppe Asta, il "Parco della Memoria", un luogo - come ha sottolineato Margherita Asta - che è certamente un traguardo ma che vuole essere anche un punto di partenza per tutta la società civile per riflettere e impegnarsi per la legalità. "Invito tutti i cittadini a rispettare questo luogo - ha proseguito Margherita Asta - e, partendo dalla conoscenza della storia di questo territorio, a scriverne una pagina diversa, migliore". Presenti le maggiori autorità civili, militari e religiose trapanesi, dopo la deposizione di una corona di fiori presso la stele che ricorda le tre vittime, è stato ufficialmente inaugurato l'immobile, riqualificato dall'amministrazione comunale di Erice, dove hanno già trovato posto articoli di giornale sulla strage ma anche fotografie e disegni riguardanti mamma Barbara e i suoi figlioletti - sotto il titolo "Dalla strage all'impegno civile" - e dove saranno anche custoditi, a disposizione dei cittadini, gli atti del processo sulla strage messi a disposizione dalla sottosezione trapanese dell'Associazione Nazionale Magistrati". L'allestimento è stato curato dagli studenti dell'Istituto Alberghiero di Erice "Ignazio e Vincenzo Florio" sotto la supervisione dell'architetto Giancarlo Figuccio. "Grazie a tutti coloro che oggi hanno scelto di esserci - ha detto il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida - per condividere questo momento di ricordo. C'è solo un modo per passare dalle parole ai fatti: dobbiamo fare un passo avanti tutti e fare in modo che la costruzione del 'nontiscordardime' passi attraverso la costruzione delle nostre comunità. Tutti dobbiamo adottare questo luogo e ciò che significa, tessendo attorno ad esso un sistema di relazioni positive. Abbiamo il dovere di consegnare ai nostri ragazzi un mondo migliore di quello che abbiamo trovato". Alla cerimonia hanno partecipato anche gli agenti della scorta del giudice Palermo, Nino Ruggirello e Salvatore La Porta, e i genitori del poliziotto Nino Agostino che sventò l'attentato dell'Addaura a Falcone e sulla cui uccisione, avvenuta nel 1989, si attende ancora che gli inquirenti riescano a far luce. Presente anche una delegazione del presidio di "Libera" di Pieve di Cadore che è dedicato proprio a Barbara Rizzo Asta e ai suoi figli. [metaslider id=85737]

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