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"Poison" di Ciccio Barbara, musica e natura contro le droghe

Foto G. Vacirca Parte dal "veleno" della poesia di Charles Baudelaire, "il vino che sa addobbare il più sordido stambugio d’un lusso prodigioso e fa...

Ornella Fulco

[caption id="attachment_113482" align="alignleft" width="200"] Foto G. Vacirca[/caption] Parte dal "veleno" della poesia di Charles Baudelaire, "il vino che sa addobbare il più sordido stambugio d’un lusso prodigioso e fa sorgere più d’un favoloso portico nell’oro del suo rosso vapore", e l’oppio che "dilata ciò che non ha confini, allunga l’illimitato, approfondisce il tempo, scava la voluttà,e di neri e foschi pensieri riempie l’anima", l'ultima produzione musicale del dj Ciccio Barbara dal titolo "Poison". "Dall'analisi dei contenuti che emergono dalla poesia scritta dal poeta, esponente del Decadentismo in Europa nella seconda metà dell’Ottocento - spiega Barbara - è nata l’urgenza di trasmettere attraverso la musica, le immagini e la danza un messaggio positivo, identificato nell’ambiente naturale: un’isola felice, unico luogo in cui l’uomo può rinascere e riemergere da ciò che è negativo, il “veleno”, la droga, che porta ad un assorbimento dell’individuo preso dai piaceri successivi come l’abbandono del corpo, il fascino, il potere dell’immaginazione, l’illusione dell’onnipotenza". Nella poesia, il veleno è associato alla donna e, più nello specifico, ai suoi occhi, al suo sguardo che imprigiona l’anima del poeta. In contrasto con questo concetto Barbara sviluppa nel video musicale una visione del mondo naturale e della donna intrisa di bellezza e di armonia, unico luogo in cui è possibile la “salvezza” dell’individuo nel rispetto e nell’accettazione delle leggi naturali. Uno sguardo femminile, quindi, che apre gli orizzonti, che libera l’individuo e lo dirige, dopo tortuosi travagli emotivi, in un “lago” dove potersi specchiare nell’armonia della natura. Il brano musicale è, nello specifico, il risultato di un grande lavoro di collaborazione tra numerosi artisti e musicisti ed è destinato a divulgare e sensibilizzare anche i più giovani, sul concetto che i piaceri artificiali che addormentano i sensi non sono altro che un inganno e che la natura e l’ambiente sono il luogo vero in cui sviluppare ed estendere il proprio benessere interiore. Le immagini sono state girate nel suggestivo scenario dell’isola di Marettimo, paradiso delle Isole Egadi, sia all’interno del Castello di Punta Troia sia nella zona adiacente caratterizzata dalla suggestiva scogliera.

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