Il fenomeno dell'home restaurant sbarca anche in città e dintorni. Anche a Trapani, Favignana e Torretta Granitola, infatti, è possibile apprezzare questa forma di ristorazione casalinga occasionale che, solo recentissimamente, in Italia ha trovato un primo inquadramento normativo. Il Ministero dello Sviluppo Economico, nella Risoluzione n. 50481 del 10 aprile di quest'anno, ha chiarito che l'attività degli home restaurant non può che essere classificata come unattività di somministrazione di alimenti e bevande, in quanto anche se i prodotti vengono preparati e serviti in locali privati coincidenti con il domicilio del cuoco, essi rappresentano comunque locali attrezzati aperti alla clientela.  Nel momento in cui esiste il pagamento di un corrispettivo per la fornitura di una prestazione, questa assume i caratteri di attività economica, dunque non può considerarsi unattività libera e non assoggettabile ad alcuna previsione normativa tra quelle applicabili ai soggetti che esercitano unattività di somministrazione di alimenti e bevande. In sostanza, quindi, via libera a nuove formule e modalità di ristorazione ma facendo, comunque, riferimento a una normativa che, nel caso degli home restaurant, viene individuata in quella della somministrazione. Si tratta di rispettare prescrizioni igienico sanitarie e di sicurezza, quindi a tutela dei cittadini, ma anche di questioni amministrative e tributarie. Secondo quanto chiarito dal Ministero, i soggetti che intendono avviare un'attività di home restaurant  previo possesso dei requisiti di onorabilità nonché professionali di cui allarticolo 71 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i. (Requisiti di accesso e di esercizio delle attività commerciali) sono tenuti a presentare la SCIA o a richiedere lautorizzazione, ove trattasi di attività svolte in zone tutelate. L'idea dell'home restaurant, partita a Londra nel 2009 e poi diffusasi velocemente un po' dappertutto, nasce dal piacere della condivisione, certo, ma si è rivelata anche un buon modo per "inventarsi" un lavoro o arrotondare gli introiti in tempi di crisi. In questo clima da "aggiungi un posto a tavola" ci si aspetta che venga servito del cibo genuino che viene consumato anche da chi lo prepara in cambio del pagamento di una quota per coprire le spese. Di solito il contatto si stabilisce su piattaforme web appositamente dedicate, si seleziona levento, si prenota e si paga, oppure si può riservare un posto direttamente sul sito o sul profilo facebook dellhome restaurant prescelto. Frequentare un home restaurant è un'esperienza non più riservata solo a turisti desiderosi di scoprire in maniera più diretta le tipicità delle città che li ospitano ma anche ai residenti che hanno voglia di esplorare le ultime frontiere del "social eating". "Central Farm" avvierà la sua attività proprio domenica prossima con l'evento "Central Farm Fest". Oltre ai cibi della cucina mediterranea casalinga, preparati con prodotti a km 0, l'home restaurant propone una "Free paint zone", una jam session acustica e una zona dj. Altra realtà cittadina è l'home restaurant "Indovina chi viene a cena?" gestito da due giovanissime trapanesi doc, Antonietta, 24 anni, ed Emanuela, 26 anni, che lunedì prossimo propongono un altro dei loro eventi a tema, la "Cena In Rosso". A Torretta Granitola, troviamo il "Torretta Home Restaurant" che, sabato 23 maggio, propone l'evento "Dal tramonto al cielo stellato!". Non manca un home restaurant sulla maggiore delle isole Egadi, il "Favignana Vacanze" di cui, al momento, non esiste un "evento" particolare da segnalare. I quattro ristoranti casalinghi sono facilmente rintracciabili su Facebook e sul web.
Porte di casa aperte in città con gli "home restaurant"
Il fenomeno dell'home restaurant sbarca anche in città e dintorni. Anche a Trapani, Favignana e Torretta Granitola, infatti, è possibile apprezzare qu...
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