Sopralluogo, questa mattina, nel cantiere per i lavori di messa in sicurezza del porto di Castellammare. Dissequestrato lo scorso 28 novembre, il cantiere è fermo dal maggio 2010 quando la Guardia di Finanza, su disposizione della Procura della Repubblica, vi appose i sigilli per lipotesi che vi fosse stato utilizzato del cemento impoverito. Il sopralluogo è stato effettuato dal responsabile unico del procedimento, lingegnere Salvatore Pirrone, da esponenti del Co.ve.co (Consorzio veneto cooperativo), impresa capogruppo dellAti che si è aggiudicata l'appalto, dal sindaco Nicolò Coppola e dal dirigente dellufficio tecnico di Castellammare, l'ingegnere Simone Cusumano. "Stiamo lavorando per una ripresa dei lavori quanto più celere possibile, compatibilmente con le indagini in corso - ha affermato il sindaco Coppola- in modo da concretizzare quello sviluppo economico-turistico, strettamente legato al porto, che il nostro paese attende da tempo". Come sottolineato dai sostituti procuratori Andrea Tarondo e Anna Trinchillo al momento del dissequestro e della restituzione degli blocchi di cemento, le indagini proseguono ma gli ulteriori accertamenti tecnici predisposti con riguardo ad ulteriori e diverse condotte per il reato di frode nelle pubbliche forniture consentono la ripresa dei lavori. La Procura ha rilevato inoltre che il dissequestro avviene anche su sollecitazione di Genio Civile e Comune che hanno rappresentato lesigenza della ripresa dei lavori. Nel 2008 la precedente amministrazione ha trasferito alla Regione la gestione dellappalto (circa 24 milioni di euro).
Porto, sopralluogo al cantiere in vista della ripresa dei lavori
Sopralluogo, questa mattina, nel cantiere per i lavori di messa in sicurezza del porto di Castellammare. Dissequestrato lo scorso 28 novembre, il cant...
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