Attualità

Reddito di cittadinanza e reddito di base: incontro alla Sala Laurentina

Iniziativa del blogger trapanese Natale Salvo che ha anche scritto un libro sul tema

Redazione

"La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", questo il titolo del libro, edito da Multimage di Firenze, scritto dal trapaneseNatale Salvo. Il saggio sarà presentato in un incontro fissato per il prossimo 22 febbraio, alle 17, nella Sala Laurentina di via generale Domenico Giglio, nei pressi della Cattedrale.Nell’occasione, si svolgerà un dibattito sul tema del Reddito di cittadinanza e delle risposte che questo strumento prova a dare rispetto ai bisogni di lotta alla povertà, di lavoro dignitoso, d’inclusione sociale. ParteciperannoFrancesca Campo del MOICA, il Movimento Italiano Casalinghe, Filippo Cutrona, segretario generale provinciale della CGIL, Marinella Ciotta delle ACLI, don Gaspare Gruppuso, parroco della Cattedrale "San Lorenzo", Girolamo Marcantonio direttore della Caritas trapanese, e il parlamentare Sergio Tancredi del Movimento Cinque Stelle.«Il reddito di base – spiega Salvo – è una rendita universale ovvero da assegnare, per il solo esistere, a ognuno: ricco o povero, occupato o disoccupato, solo o convivente in un nucleo. Una rendita che sia di misura sufficiente per fare fronte alle necessità più elementari (alloggio, alimentazione, abbigliamento, salute, istruzione, comunicazione), assegnato senza condizione alcuna e in maniera individuale, ovvero non a ipotetici capo famiglia».Secondo Natale Salvo«il reddito di cittadinanza adottato col recente Decreto Legge n. 4 del 2019 non corrisponde a questi requisiti. In particolare, se sembra essere calcolato in misura sufficiente, è soggetto a restrizioni e condizioni capillari e, soprattutto, non è individuale.Tuttavia occorre anche riconoscere che, mentre nel mondo il reddito di base è oggetto di dibattito politico e sperimentazioni, in Italia su tale istituto vi era il totale silenzio. E’ stato il Movimento Cinque Stelle a avviare, nel 2013, un minimo di discussione sul tema».«Nel reddito di cittadinanza -conclude l'autore - desidero vedere il primo passo di un percorso ideale che possa condurre, nel tempo, al reddito di base universale. Ci sono diverse cose che non vanno bene, come l’incostituzionale limitazione del diritto rivolto agli stranieri di lungo soggiorno. Ma individuo anche diversi segnali positivi: dall’importo del finanziamento (quintuplicato rispetto al precedente istituto del REI) al potenziamento dei Centri per l’Impiego, dal riconoscimento del lavoro di cura (per i genitori di figli inferiori ai tre anni) all’obbligo di formazione. Le sfide, già in atto in altri Paesi più evoluti, dell’Industria 4.0, e che condurranno, nei prossimi anni, enormi tagli all’occupazione, possono affrontarsi con la repressione poliziesca oppure solo con il reddito di base e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario».

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