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Renzi a Trapani: "Da qui insegnate cosa significa la parola civiltà" [VIDEO]

"L'Europa è oggi a un grande bivio e chi come voi, nella vostra vita quotidiana, conosce la difficoltà ma anche la bellezza del confronto, del dialogo...

Ornella Fulco

"L'Europa è oggi a un grande bivio e chi come voi, nella vostra vita quotidiana, conosce la difficoltà ma anche la bellezza del confronto, del dialogo, dell'integrazione, sa che a certi signori tecnocrati europei, che vengono a dirci cosa fare e parlano, parlano, aprono la bocca ma non aprono le porte, voi da Trapani, dalla Sicilia state dimostrando come si fa a mantenere viva una parola troppo spesso dimenticata in Europa, la parola civiltà. Da presidente del Consiglio vengo a dirvi grazie". Lo ha detto il premier Matteo Renzi all'inizio dell'incontro, organizzato dal PD sul referendum di modifica costituzionale del prossimo 4 dicembre, parlando di immigrazione in un territorio, quello trapanese, da anni in prima linea nell'accoglienza. "Devo dire, però, che non si può continuare così - ha aggiunto Renzi - non può essere questa l'unica soluzione, c'è bisogno di interventi radicali. Visto da qui il confronto con quanto si dice a Bruxelles è stridente". Platea politica delle grandi occasioni, al cine-teatro Ariston, attorno al quale le forze dell'ordine hanno allestito stamane un cordone di sicurezza per questo incontro che ha visto il premier e segretario del Partito Democratico spaziare su diverse tematiche prima di entrare nel vivo del tema riguardante l'appuntamento referendario. C'è stato anche il momento della contestazione con cori e insulti all'esterno dell'Ariston e un gruppetto di manifestanti che è riuscito, forzando le porte di ingresso su corso Italia, ad introdursi per qualche minuto nella sala al grido di "Buffone, buffone". Nulla a che vedere, comunque, con quanto è accaduto in mattinata a Palermo dove i contestatori erano molti di più del centinaio di persone radunatesi davanti all'Ariston. Renzi - giunto in città con circa un'ora di ritardo rispetto all'orario programmato - ha annunciato che la riunione del G7, originariamente prevista a Firenze, si terrà invece a Taormina. "Voglio mostrare - ha detto - alla platea internazionale cosa può essere la Sicilia, che ha un ruolo fondamentale nel Mediterraneo, vera 'cerniera" tra l'Italia e l'Africa". Poi l'accenno alla lotta alla mafia: "Il solo Matteo che mi toglie il sonno non è Salvini - ha detto il premier ironizzando sulle posizioni della Lega - ma il boss latitante Messina Denaro, non ci daremo pace fino a quando non sarà catturato. E lo dico qui, nella provincia dove è nato". Una parte del suo discorso è stata dedicata anche alle problematiche, ma anche alle grandi potenzialità, del settore agro-alimentare siciliano: "Non dobbiamo rimpicciolire i nostri sogni: i vostri prodotti, la loro qualità devono essere maggiormente conosciuti e gli imprenditori del settore devono essere aiutati in questo. Ecco perchè, dopo aver abolito l'IMU e l'IRAP toglieremo anche l'IRPEF agricola. Vogliamo tornare a raccontare, in modo più bello, l'Italia che funziona - ha proseguito Renzi - quel Paese che all'estero viene riconosciuto per la sua cultura, la sua energia, il suo entusiasmo. Nel mondo siamo percepiti come 'portatori sani' di bellezza in una cornice difficile, perchè le difficoltà economiche e occupazionali dell'Italia, in questi anni, ci sono, guai a nasconderle". Renzi ha parlato di sviluppo del territorio facendo un accenno anche all'aeroporto di Birgi e alla permanenza nello scalo di Ryanair: "Assicuro - ha detto, il mio impegno sulla questione, quello dei collegamenti è un tema cruciale per il progresso economico e sociale. Non è possibile che le Canarie e le Baleari abbiano cinque volte più turisti della Sicilia. Vogliamo lavorare per consentirvi di aumentare la qualità dell'offerta turistica e per allungare la durata della stagione dato che, come diceva Goethe, in Sicilia esistono solo la primavera e l'estate; è necessario che ciò diventi motore per lo sviluppo. Servono, però, anche strutture più accoglienti e quest’anno, nella legge di stabilità, abbiamo previsto fondi per gli alberghi". Investimenti anche sulle periferie cittadine - "abbiamo trovato i soldi per finanziare tutte le richieste giunte dalle amministrazioni comunali, di qualsiasi colore" ha detto Renzi - lotta alla corruzione - "abbiamo bisogno di una giustizia veloce, chi non rispetta le regole deve essere condannato ed espulso dal sistema" - sono stati altri passaggi del suo discorso nel quale, più volte, il premier ha sottolineato il buon esempio dato dalla Sicilia in tema di integrazione con i migranti: "Dobbiamo essere capaci di mantenere forti ideali e valori, di non costruire muri - come stanno facendo certuni - dopo che si è lottato per abbatterli". Un pensiero (come potete vedere nel video) Renzi lo ha rivolto anche ai Bersaglieri del 6° Reggimento, di stanza a Trapani, attualmente schierati a Mosul, in Iraq, a difesa del cantiere per la manutenzione della diga sul fiume Tigri. "Un compito non facile - ha detto Renzi - per il quale ho ricevuto, qualche giorno fa, anche i complimenti del presidente degli USA Obama. Siamo con loro, con la loro professionalità e il loro impegno". Sulla questione referendaria il premier ha esordito dicendo che "la riforma costituzionale non è il nostro traguardo, il nostro obiettivo ma è il punto di partenza per dire in Europa e nel mondo che l'Italia è più semplice. Mi servirà a dire che in Europa servono le riforme strutturali. Sono passati trent’anni in cui tutti hanno parlato di cambiare ma non hanno fatto nulla. Noi abbiamo fatto la riforma dopo sei letture parlamentari, 85 mila emendamenti e oltre 5 mila votazioni in aula". "Sono contento - ha proseguito Renzi - delle tante cose che abbiamo fatto ma non è abbastanza. Io non sono ancora soddisfatto. Le cose cominciano a muoversi nel Paese ma non ancora alla velocità che vorrei. Noi vogliamo il futuro, non il passato - ha detto riferendosi al fronte del "No" - e non c'è nessun pericolo di deriva autoritaria, in Italia, con le modifiche alla Costituzione che chiediamo ai cittadini di votare favorevolmente. Si tratta solo di correggere un sistema, quello del bicameralismo paritario che, già pochi anni dopo, alcuni dei padri costituenti definivano negativamente. Quella fu una soluzione di compromesso ma oggi abbiamo convinto il Senato a votare questa riforma che renderà il sistema più agile, ridurrà i politici e i costi della politica". Renzi ha ammesso di aver sbagliato a personalizzare il referendum - facendolo quasi diventare un "voto di fiducia" da parte dei cittadini al suo governo - quando annunciò che, in caso di sconfitta si sarebbe dimesso: “Quando si è capito che questa poteva diventare l’occasione, per quelli di prima di tornare, sono diventati favorevoli al bicameralismo paritario”. Poi la chiusa che ha strappato l'applauso a tutti i presenti: "Arrivando a Trapani in autostrada ho letto il cartello 'Trapani città del sale e della vela'. Ebbene - ha detto Renzi - voglio ricordarvi cosa dice il passo evangelico a proposito degli uomini come 'sale della terra'. Ma forse non tutti sanno che il simbolo della mia città, Firenze, è lo stemma dei Medici dove è raffigurata una tartaruga con sopra una vela. Un modo per dire: unite la prudenza di questo animale lento ma tenace con la vela che ci spinge verso il domani. Ecco, a voi Trapanesi chiedo di fare questo, di essere il sale e la vela che contribuiranno alla crescita che serve al nostro Paese".

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