Ritorna in vendita il polo tecnologico grande incompiuta provinciale

Nelle intenzioni doveva essere un piccolo gioiellino tecnologico, atto alla selezione, trattamento e valorizzazione delle frazioni di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Ma, come troppe volte accade in questa disgraziata terra di Sicilia, le buone intenzioni si sono via via perse per strada, come la struttura. Il Polo tecnologico di Castelvetrano sito in c.da Airone Favara realizzato dall’allora società d’ambito Belice Ambiente poi dichiarata fallita (sentenza n.12/2016) è stato riposto in vendita dal Tribunale di Sciacca con ulteriore prezzo ribassato: la prossima banditura pubblica è stata programmata il 27 di novembre 2019 con prezzo a base d’asta fissato a 2,7 milioni di euro. Maggiori informazioni sulla procedura telematica sono reperibili sul sito ufficiale del Tribunale di Sciacca cosi come tutte le informazioni utili per chi volesse partecipare all’asta. La storia di questo complesso aziendale sottovalutato, incompiuto ed al centro negli ultimi anni delle cronache, soprattutto in periodi di emergenza rifiuti, iniziò nel 2010, ci fu anche l’ inaugurazione alla presenza dall’allora presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. L’intero Polo, finanziato dall’Unione Europea per oltre 10 milioni di euro prevedeva anche la realizzazione nel secondo lotto di un impianto di selezione e valorizzazione delle frazioni secche (carta, cartone, plastica, vetro e alluminio) e nel terzo lotto di un centro di raccolta, un’autorimessa e uffici con annesso laboratorio di ricerca e centro multimediale. Buone intenzioni andate in fumo, come i soldi pubblici spesi.