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Rubino e Italiano si presentano

Profilo basso, ma non per questo dimesso. Il nuovo direttore sportivo Raffaele Rubino ed il nuovo allenatore del Trapani Vincenzo Italiano stamane in ...

Profilo basso, ma non per questo dimesso. Il nuovo direttore sportivo Raffaele Rubino ed il nuovo allenatore del Trapani Vincenzo Italiano stamane in conferenza stampa si sono presentati senza frasi roboanti, senza promettere nulla di più di quanto sanno di poter mantenere. In un momento in cui la società, ancora in vendita, ha deciso di andare avanti per non disperdere il patrimonio sportivo e la credibilità acquisita a livello nazionale, Rubino e Italiano sono che rappresentano appieno la filosofia aziendale. Raffaele Rubino, 40 anni, un passato da bomber, ha esordito subito ringraziando la società per l’occasione che gli è stata data e citando, cosa che ha fatto più volte nel corso dello incontro, Daniele Faggiano, suo “mentore”. Per Rubino è la prima esperienza in questo ruolo e da quello che ha detto sa di avere una occasione importante e se la vuole giocare alla grande. Avrà una condizione per certi versi ottimale per lavorare all’ interno di una società che sembra in disarmo ma che di fatto non lo è. Certo, il Trapani ha ridimensionato le sue aspettative, non si parla di promozione in B ma di un campionato di galleggiamento, ma forse è questo il motivo per cui si potrà lavorare in pace. “Siamo operativi, abbiamo incontrato i giocatori sotto contratto. Qualcuno ci ha chiesto di poter andare via per motivi personali, e noi non abbiamo intenzione di trattenere nessuno contro voglia. Nel frattempo, ha detto Rubino, ci stiamo muovendo per completare la rosa. Con noi si allenano già Garufo (sarebbe un gradito, da parte dei tifosi, ritorno) e Joao Silva ed altri, tra cui alcuni ex, sono in arrivo in settimana. Evacuo al Bari? Nessuno si è fatto vivo, anche perché il Bari ha un patron ma non esiste ancora”. Rubino ha quindi evidenziato che la squadra sarà costruita in ‘perfetta intesa con mister Italiano. “Èun caso anomalo che il mister arrivi prima del Diesse, ma con Italiano ci siamo perfettamente intesi ed abbiamo gli stessi obiettivi. Abbiamo individuato alcuni profili che stiamo trattando. Paradossalmente il rinvio del campionato, a noi che siamo partiti in ritardo, ci favorisce”. Quindi il neo Ds ha sgombrato il campo da perplessità sulla tenuta psicologica dei giocatori in merito alla ancora incerta vicenda societaria “ sono dei professionisti e lo hanno dimostrato in Coppa Italia” ed ha plaudito i giovani “che si sono messi a disposizione del mister e che in campo hanno mostrato carattere e grinta che è dei veterani”. Inoltre, Rubino ha annunciato che molto probabilmente a breve si avrà il nome di un Direttore Generale, assicurando un impegno “24 ore su 24” per costruire una buona squadra. Un concetto sposato appieno da Vincenzo Italiano, uno che da Trapani, sedicenne, ha mosso i primi passi e che ha Trapani è tornato di corsa “pronto a firmare un contratto anche ventennale” scherza il neo mister granata. Italiano ha ancora una volta sottolineato il suo credo calcistico offensivo, anche se il 4-3-3 non sarà un dogma. Tra giocatori che vorrebbe, “è inutile negarlo, ci sono alcuni dell’Arzignano”, la squadra allenata lo scorso anno e con cui ha sfiorato i cento gol realizzati. “ Ma allenare a Trapani è per me che ho iniziato da qui, un sogno” e mentre qualcuno ricordava che lui è siciliano come siciliani sono stati due allenatori che hanno fatto grande il Trapani, Arcoleo e Boscaglia, Italiano, dopo aver ricordato che il suo esordio in serie C lo deve proprio ad Arcoleo, si è schermito dicendo “ sono qua per lavorare, Poi tireremo le somme”. Il neo allenatore granata ha quindi presentato i due collaboratori, il vice Daniele Nicolini e il preparatore atletico Pietro Campo. A breve si saprà il nome del preparatore dei portieri. Prima della chiusura della conferenza stampa, il tempo per Italiano per mandare un saluto a Andrea Bulgarella, presidente di quello che fu il suo Trapani da calciatore. “L’ho incontrato presentandogli la mia famiglia. Un uomo eccezionale, un vero signore, una persona a cui debbo la mia vita professionale e privata in quanto, mandandomi a Verona, mi ha dato modo di conoscere quella che ora è mia moglie”. Sin qui le parole. Da questo pomeriggio Italiano torna a lavorare in campo con i giocatori, Rubino dietro la scrivania per completare un organico che abbia, come detto dai due, l’obiettivo di fare divertire i tifosi che vanno allo stadio.

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