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"Seminare il futuro", iniziativa di Legambiente e Aiab per promuovere i grani antichi siciliani

Manifestazione presso l'Azienda agrituristica "Borgo di Pietra Bianca" con gli studenti

Redazione

Si è svolta venerdì scorso, presso l’Azienda agrituristica "Borgo di Pietra Bianca", la seconda edizione di “Vivere Tradizioni, Gusto e Salute", manifestazione che mira a far conoscere la filiera dei grani antichi siciliani per la loro promozione e valorizzazione. Erano presenti oltre 140 allunnidell’Istituto comprensivo "Marconi" di Trapani, dell'Istituto comprensivo "Mazzini" di Erice ed alcuni ragazzi dell’ISAS centro Armonia onlus.I partecipanti hanno effettuato la semina del grano "Tumminia" (detto anche "Timilia") con il metodo antico a “spaglio”. I ragazzi potranno poi seguire la crescita della pianta fino alla raccolta.L’iniziativa, nata in Svizzera nel 2006 da un’idea di Ueli Hurter, agricoltore biodinamico, e di Peter Kunz selezionatore di grani biologici, oggi si svolge in numerosi Paesi del mondo e halo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della provenienza del cibo, sottolineando l’importanza della qualità alimentare e della lotta contro le coltivazioni OGM senza diserbanti come il glifosato.I grani antichi contengono meno glutine, rispetto a quellimoderni, sono integrali e contengono più fibre, vitamine e sali e, quindi, meno zuccheri.L’iniziativa è stata organizzata nell'azienda di Giacomo Coppola, agricoltore che crede nel progetto di conoscenza del grano antico e il suo recupero, situata nella frazione ericina di Ballata. Insieme Legambiente Trapani-Erice “Nautilus”, con il suo presidente Benigno Martinez e AIAB Circolo di Trapani con il suo referente, l'agronomo Filippo Salerno, con il Patrocinio dei Comuni di Erice e diTrapani, dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Trapani, Gal Elimos, Club Unesco di Trapani e la collaborazione di ASSIPAN Panificatori, con il suo presidente GiuseppeMartinez, Agriturismo Vultaggio, con il suo titolare Giuseppe Vultaggio, Azienda Agricola biologica di Rubino F. Paolo, Trattoria del Sale di Nubia, associazione Trapaninostra e Soc. Coop. Quadrifoglio di Fulgatore che ha donato il grano utilizzato per la semina.

Il "Tumminia", presente dai tempi antichi nella coltivazione del grano nel territorio trapanese, oggi è ancora poco richiesto dalla grande distribuzione, ed è diventato un prodotto raro e pregiato."E’ solo l’inizio di un percorso - commentano gli organizzatori - che si ripeterà ogni anno. In futurosaranno promosse e valorizzate anche altre sementi che fanno parte della storia. Si può parlare del grano Russello, il grano Bidì, il grano tenero Maiorca, il pomodoro pizzutello. Siamo convinti, che il ritorno alla coltivazione delle nostre varietà antiche come i grani, potrà essere sempre di più uno stimolo per i contadini siciliani, perché non si andrà più dietro alla grandi multinazionali per avere il semema il grano potrà essere richiesto ai contadini custodi della nostra biodiversità. Soprattutto potrà essere venduto ad un prezzo maggiore rispetto alle produzioni di grani moderni che hanno maggiore produttività. La collaborazione con le scuole e con tutti gli attori della filiera ci permette di far conoscere ai nostri giovani da dove viene il pane, la pasta, la pizza e tutti i derivati del grano. I futuri cittadini che dovrebbero essere più attenti agli acquisti alimentari per la propria salute".

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