L'operazione che ha portato al sequestro dell'ingente patrimonio dell'imprenditore marsalese del settore alberghiero Michele Angelo Licata e delle figlie, mette in luce, ancora una volta, un sistema economico di affari che poggia sulle fondamenta dell'illegalità a scapito dello Stato e di coloro che onestamente si adoperano per sviluppare e, in taluni casi, tenere in piedi le loro realtà imprenditoriali. Questo il commento del segretario generale della Cgil di Trapani, Filippo Cutrona, a seguito dell'operazione che ha portato al maxi sequestro preventivo di beni, per evasione fiscale e truffa allo Stato, alla famiglia Licata e all'iscrizione nell'elenco degli indagati di tredici persone. L'utilizzo illecito dei finanziamenti pubblici e le fatture false ha sottolineato Cutrona rappresenta un fatto gravissimo per la collettività e per l'intero territorio. A fronte di imprenditori senza scrupoli che utilizzano il denaro pubblico per arricchirsi ce ne sono tanti altri che contribuiscono alla crescita di importanti settori in via di espansione, quale è quello legato al turismo. Auspichiamo ha concluso che le lavoratrici e i lavoratori delle strutture ricettive sequestrate continuino, cosi come annunciato dagli inquirenti, a lavorare regolarmente.
Sequestro beni gruppo Licata, Cutrona (Cgil): "Garantire posti di lavoro"
L'operazione che ha portato al sequestro dell'ingente patrimonio dell'imprenditore marsalese del settore alberghiero Michele Angelo Licata e delle fig...
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