Salemi, 18 novembre 2009- «In Sicilia non cè problema di risorse finanziarie. Il problema è che i soldi li buttano, li spendono male costruendo impianti eolici».«Il business delle pale eoliche dimostra che i soldi ci sono ma vengono spesi male». Lo afferma il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi che continua appellandosi a Lombardo e Cimino: «Se ci sono dei soldi, indirizziamoli allunica energia vera, che è lenergia dellagricoltura». Vittorio Sgarbi risponde così agli agricoltori siciliani che da più parti gli chiedono di accendere i riflettori di giornali e televisioni su un settore in forte crisi. «LUnione Europea spiega il sindaco di Salemi - arriva a dare un milione e mezzo per ogni pala impiantata. Gli imprenditori, cui non importa nulla delle vigne, delle arance, degli ulivi, sono interessati a questo business. Pure i contadini sono allettati⦠Danno in affitto i loro terreni abbandonando le vigne, uliveti, aranceti. E una logica profondamente criminale che dimostra che non mancano i soldi. Manca la testa e la logica. Quando guardate la televisione, per esempio, avete mai visto un piano di comunicazione per le arance di Ribera? No ! In compenso ci inondano di messaggi sullenergia pulita, la pala eolica. Non cè mai una comunicazione che vi dica che la Sicilia è innanzitutto una straordinaria civiltà agricola» Il critico darte lancia nuovamente lallarme sulla devastazione del paesaggio agricolo. «I parchi eolici sono orrori contro lagricoltura, contro la civiltà, contro il paesaggio, contro il territorio. Per complicità della Regione e per complicità dellEuropa. La campagna viene stuprata: si estirpano i vigneti per realizzare le piattaforme di cemento armato su cui si monteranno torri alte 150 metri. Le pale eoliche creano unalterazione del paesaggio, anche se vengono montate con un obiettivo positivo: produrre energia pulita. Ma ormai tutti sanno che in molte aree della Sicilia le pale impiantate già da due anni sono ferme, quindi non producono nulla» La mafia dietro molti parchi. «Perché ci sono tante pale eoliche in Sicilia, in Puglia, in Campania, in Calabria e non ci sono, per esempio, nel Veneto, nel Piemonte, in Emilia ? Perché cè la mafia. La mafia non è quella che vi raccontano con il film «Il capo dei capi». A scuola professori «complici». «Dico queste cose perché rimangano nella memoria dei giovani. I quali sono diseducati nella scuola da qualche professore distratto che in nome dellenergia pulita e dellambientalismo alla Pecoraro Scanio inneggiano allenergia delle pale eoliche. Chi insegna questo è complice della mafia. Un professore che parla di energia pulita ignorando la bellezza del paesaggio di Sicilia è complice. Vada a studiare il più grande storico dellarte del 900 per ciò che riguarda il paesaggio; si chiama Cesare Brandi. Vada il professore a studiare chi era Rosario Assunto, grande filosofo nato a Caltanissetta, secondo cui il paesaggio è quello della memoria, il paesaggio che è intatto nei millenni e che è alterato soltanto dalla coltivazione dei campi e dalle colture che sono proprie, quindi le arance, lulivo, la vite. Fine. Non cè neanche lidea che un palo di 150 metri, cioè più alto di un grattacielo, vada al posto di una vigna» «Scriveva Cesare Brandi che la strada che va da Palermo a Mozia è forse la strada più bella del mondo per la varietà di paesaggi: dal mare, alla collina, alla pianura, alla laguna. Un percorso straordinario per varietà. Fatelo oggi. Grazie allEuropa e alla Regione tra Palermo e Trapani ci sono 500 pale eoliche che sventrano, stuprano, cancellano la memoria di quel paesaggio» La Regione cambi strategia. «Ma perché la Regione non è capace in un dialogo intelligente con lEuropa e dica: questi soldi, in vece che per le pale eoliche, diamoli allagricoltura, diffondiamo nel mondo la qualità dei nostri prodotti. Non ci vuole mica molto. Con un parco eolico impegni 30 milioni di euro che diversamente puoi investire in comunicazione. Se questa cosa qua la penso io che vengo da Ferrara, possibile che non labbia pensata nessuno in Sicilia ? I soldi ci sono. Il problema è che li prendono in tre in vece che in trentamila. Con 30 milioni di euro vivrebbero molte persone, invece se li debbono prendere 3, 4 imprenditori, generalmente stranieri, che arrivano qua, ti impiantano le pale con i loro doppi petti tranquilli, ti dicono portiamo lenergia pulita, incassano i milioni di euro mentre lagricoltura finisce sul lastrico e i contadino fanno la fame» La priorità della Sicilia è lagricoltura con il suo paesaggio.«Ora io vorrei che lassessore Cimino o il presidente della Regione Lombardo, dialogando con le istituzioni europee, facessero uninversione di rotta dicendo: i soldi per le pale eoliche debbono avere una diversa destinazione. Se ci sono dei soldi indirizziamoli allunica energia vera che è lenergia dellagricoltura»
Sgarbi sulla crisi agricola
Salemi, 18 novembre 2009- «In Sicilia non cè problema di risorse finanziarie. Il problema è che i soldi li buttano, li spendono male costruendo impia...
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