Politica

Sicilia zona arancione. Ruggero Razza: "Chi dice che non abbiamo posti letto eviti di farlo perché afferma un falso"

Creare tensione sociale è un grande errore. Chi ha ruoli istituzionali lo dovrebbe sapere meglio di altri"

Redazione

Nella mattinata di oggi c'è stato un lungo confronto tra l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza con l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute. "Mi è stato assicurato che nei prossimi giorni la cabina di regia nazionale valuterà i dati siciliani". Oggi all’incontro con il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza, ho chiesto se sono stati utilizzati solo i parametri classici per individuare la Sicilia come zona arancione e mi hanno detto che si aggiungono classificazione di rischio e indice RT. Ma se è così non ho capito perchè se ne è tenuto conto solo per la Sicilia".

Alle 17 poi l'assessore ha incontrato la stampa per entrare nello specifico di questo confronto. "Ho letto molte cose non vere sulla rete, altre persino violente. Creare tensione sociale è un grande errore. Chi ha ruoli istituzionali lo dovrebbe sapere meglio di altri" - ha concluso Razza.

La conferenza stampa dell'assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza. Ecco cosa ha detto

"Sul tema dei posti letto si sono sbizzarriti tanti sciacalli. Si è detto Sicilia penalizzata perchè non può ospitare nelle strutture i pazienti. Ma non è così, anzi tutt'altro. Altro tema è stato legato alle zone rosse, cioè aver avuto tempestività nell’individuazione è considerato un alert. Per me abbiamo fatto bene. Probabilmente siamo troppo sinceri e trasparenti. Chi dice che non abbiamo posti letto eviti di farlo perché afferma un falso, commette un reato e se ne assumerà le conseguenze".

Poi l'assessore continua: "Abbiamo preso in esame tutti gli indicatori del documento che ha visto la Sicilia inserita nella zona arancione. Ci siamo chiesti il perchè. Si è detto che il motivo è legato alle strutture sanitarie. ISS e ministero si sono allarmati per due parametri l’indice dei positivi sui tamponi effettuati e il personale che riguarda contact tracking e il totale del personale sanitario, una ogni 10 mila abitanti. La Sicilia ha un parametro di 1,2 persone ogni 10 mila. Il tempo medio da sintomi a individuazione è di due giorni, quando il minimo è di 5. Poi vi è l’indice RT che in Sicilia è di 1.42 con ben sedici regioni e province autonome con un indice più alto. Come è possibile valutare tutti i parametri allo stesso modo? Non sta a me valutare la classificazione dei rischi ma voglio che sia utilizzato lo stesso metodo per tutti".

"La Sicilia non ha ancora ricevuto un euro dei 128 milioni del decreto rilancio. Non si dica che abbiamo ricevuto i fondi e non li utilizziamo - ha detto l'assessore Razza. Nei prossimi giorni partiranno dei lavori in alcune strutture".

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