Attualità

Tanti gli studenti presenti oggi per ricordare Falcone.

La sorella " I libri posso creare dipendenza".

Redazione

In una giornata che ha visto Palermo invasa dagli studenti, in occasione del trentennale delle stragi di Capaci, si è visto come le giovani generazioni - soprattutto grazie a professori che nel loro lavoro mettono l'anima- sulla Storia del nostro Paese ne vogliano sapere di più di quel che sembra. Maria Falcone, sorella di Giovanni, qualche giorno fa al Salone del libro di Torino disse: " I libri possono creare indipendenza' ed è grazie a loro ( ci riferiamo naturalmente ai libri) che oggi tantissimi sedici/dciassettenni hanno mostrato interesse verso il tema della criminalità organizzata.

"Giovanni leggeva quelli di Salgari e sosteneva di aver letto di tutto nella biblioteca di nostro padre, da Salgari a d'Annunzio di cui mio padre era un estimatore. L'istruzione, la scuola ci fanno diventare uomini". Insieme alla presidente della Fondazione Giovanni Falcone sul palco della Sala Oro c'erano lo scrittore premio Strega Nicola Lagioia insieme ad i ministri Franceschini e Bianchi.

La sorella del magistrato ha concluso: " A trent'anni dalla morte di Giovanni non so fare un bilancio preciso. Posso dire che si è creata una maggior consapevolezza della lotta alla mafia che non è un problema della Sicilia ma di tutta l'Italia" ha sottolineato la Falcone che poco prima aveva inaugurato lo spazio dedicato ai ragazzi.

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