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Tari 2018, notificati al Comune ricorsi avviati da Codici

Notificati al Comune di Trapani i primi ricorsi - avviati dai legali dell'associazione di tutela dei cittadini CODICI - contro gli avvisi di pagamento

Redazione

Notificati al Comune di Trapani i primi ricorsi - avviati dai legali dell'associazione di tutela dei cittadini CODICI - contro gli avvisi di pagamento Tari 2018. Gli avvocati Filippo Spanò e Vito Callotta hanno richiamato la legge 147/2013 che dispone espressamente che «la Tari è dovuta nella misura massima del 20% della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti; ovvero, l’effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone e all’ambiente». In altre parole, a parità di condizioni, in regime di Tari è prevista una riduzione ancora più consistente in favore degli utenti in caso di mancanza del servizio o grave disservizio, in deroga a quanto disposto dall’ente impositore in sede regolamentare. "Sono noti i gravi disservizi subiti dalla collettività trapanese - commentano i due avvocati - anche per contingenti motivi dovuti alle emergenze in tutta la Sicilia che hanno portato a provvedimenti da parte del governo regionale, lo scorso anno a guida Crocetta, a cui la Tari di quest'anno fa riferimento. In base alla normativa citata e a alcune recenti pronunce di merito, è fatta salva, quindi, la possibilità per il contribuente di vedersi riconosciuta la riduzione della tassa sui rifiuti, tutte le volte in cui il servizio di raccolta, sebbene regolarmente istituito e attivato, non è svolto nella zona in cui si trova l’immobile; oppure nel caso in cui quest’ultimo presenti gravi disfunzioni tali che il contribuente non possa usufruirne agevolmente. Tutto ciò - concludono i legali di CODICI - indipendentemente dal fatto che le ragioni che hanno legittimato l’assenza del servizio o la grave deficienza dello stesso siano direttamente riconducibili alla responsabilità del Comune". La riduzione chiesta all'amministrazione comunale e che eventualmente sarà fatta valere dinanzi alla Commissione Tributaria, va dal 40 al 80 per cento della tassa.

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