Tasso oltre la soglia usura, Finanziaria condannata a rimborso interessi corrisposti

Il giudice di pace di Trapani ha condannato una Finanziaria al rimborso degli interessi corrisposti da un cittadino con il pagamento delle rate, prestito di 10.000 euro che era stato sottoscritto per l'acquisto di un bene di consumo. Si tratta della prima pronuncia in favore di un consumatore che aveva preventivamente fatto espletare dal commercialista Salvatore Rosa una perizia econometrica sul proprio contratto di finanziamento e sul piano di ammortamento. "La Finanziaria non si è presentata - riferisce il legale del cittadino, l'avvocato Vincenzo Maltese, presidente dell'Osservatorio per la Legalità e per i Diritti Violati" e componente dell'Ufficio legale regionale di Codici - neanche in sede di mediazione e pertanto, insieme al collega Filippo Spanò, abbiamo agito in giudizio per chiedere l'accertamento del superamento del tasso extra soglia usura". La Finanziaria ha contestato la linea difensiva ma il consulente tecnico nominato dal giudice di pace ha confermato il superamento della soglia consentita dalla legge nel caso in cui il cliente avesse voluto estinguere anticipatamente il finanziamento. La società finanziaria è stata condannata al rimborso degli interessi corrisposti e delle spese sostenute, pari a circa 2.500 euro. "Le sentenze di merito dei Tribunali, negli ultimi anni, tendono a tutelare il patrimonio del singolo - spiegano Spanò e Maltese - . La tutela, infatti, deve riguardare il costo complessivo del finanziamento entro il Tasso Soglia Usura in tutti gli scenari possibili che nel tempo possono concretizzarsi, come ad esempio la volontà per il cliente di estinguere anticipatamente il finanziamento concesso".