Il tribunale della Libertà ha accolto l’istanza presentata dall' avvocato Nino Sugamele, ed ha annullato l’ordinanza emessa dal Gip di Palermo, disponendo l’immediata scarcerazione dal carcere Pagliarelli dove si trovava recluso di Giuseppe Maranzano, 59 anni di Valderice, destinatario, assieme ad altri 20 soggetti, delle misure restrittive di cui 17 in carcere e 4 ai domiciliari nell'ambito dell'operazione antimafia Scialandro. Il blitz antimafia Scialandro era stato condotto dalla Dia, dalla polizia e dal Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Trapani.
Maranzano era ritenuto, da inquirenti e investigatori, organico alla locale “famiglia” mafiosa. A lui, Vito Manzo, coinvolto nella stessa operazione, avrebbe rivelato – secondo quanto emerge da una intercettazione – di avere avuto un incontro, in una grotta, con Matteo Messina Denaro quando questi era ancora latitante. Messina denaro, sarebbe intervenuto per un ammanco di 50 mila euro – i proventi delle attività estorsive – dalla cassa della “famiglia” di Valderice.