La stagione calcistica riparte e chiuderà i battenti entro il 31 agosto. Così è stato deciso nel corso della riunione del Consiglio Federale tenutosi oggi. Tutti hanno sottolineato la necessità che il calcio professionistico, quindi serie A, B e C, vadano sino in fondo e quindi le classifiche siano il frutto del merito sportivo. Invece"se i campionati dovessero essere nuovamente sospesi a causa dell'emergenza sanitaria dovrà essere individuato un nuovo format per completare la stagione (brevi fasi di playoff e playout). In caso di definitiva interruzione definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi", è uno dei passaggi più importanti del comunicato della FIGC. In caso di nuovo stop dunque playoff e playout per decidere Scudetto, coppe e retrocessioni.
Ma di fronte a tanta soddisfazione si registra ancora una volta la voce critica di Enrico Castellacci, presidente dell'Associazione Medici del Calcio ed ex responsabile medico della Nazionale italiana. Parlando a Radio Punto Nuovo Castellacci ha detto che sono stati fatti due passi avanti, : Il CTS governativo, che ha permesso ai giocatori di tornare a casa dopo gli allenamenti e la decisione che in caso di nuovi casi di positività questi verrebbero arginati con ritiro fiduciario e controlli a tappeto senza la quarantena obbligatoria. Sulla responsabilità dei medici però niente è cambiato. Abbiamo mandato una lettera chiara dove veniva chiesto perché vengano prese delle decisioni senza consultare gli esperti. I giocatori torneranno a casa ma dovranno firmare per assumersi la responsabilità. I tamponi sono un'altra questione aperta: ce ne vogliono tanti per tutti i professionisti e non è facile trovarli, neanche a pagamento". Insomma, per il ritorno in campo siamo ai dettagli, ma si tratta di dettagli importanti.