Ricordati anche a Trapani, con una cerimonia religiosa svoltasi nella chiesa di San Giuseppe della frazionediFulgatore, i caduti del tragico attentato di Nassiriya, in Iraq, in cui persero la vita 28 persone.
Il 12 novembre 2003 alle 10.40 ora locale, le 8.40 in Italia, un’autocisterna forzò l’entrata della base "Maestrale" che erapresidiata dai Carabinieri: i due uomini a bordo fecero esplodere una bomba. La deflagrazione, con un effetto domino, fece saltare in aria il deposito munizioni e spezzò 28 vite, quelle di 9 iracheni e di 19 italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito e due civili, un cooperatore internazionale e un regista, Stefano Rolla, impegnato con la sua troupe nelle riprese sulla ricostruzione di quel Paese. Fu il più grave attacco subito dall’Esercito italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale.Alla messa di stamane erano presentile massime autorità civili e militari del capoluogo e alcune scolaresche. Il prefetto Darco Pellos ha letto il messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.
“Soltanto una intensa collaborazione tra i popoli –ha sottolineato il Capo dello Stato-può aiutarci a sconfiggere le tenebre della violenza e a offrire un futuro all’umanità”.
"Dobbiamo essere orgogliosi – ha commentatoil sindaco GiacomoTranchida rivolgendosi ai bambini e agli adulti presenti – che gli uomini in divisa sono nostri amici che lavorano per la nostra serenità e sicurezza. Nelle divise riconosciamo la legge, lo stato, l’amico che ci da una mano nel momento in cui abbiamo bisogno”.
A seguire è stata depostauna corona di alloro in piazza Caduti di Nassiriya sul monumento che ricorda il tragico evento, sullenote intonate dalla fanfara del 6° ReggimentoBersaglieri di Trapani.