Trapani, sequestro beni mafiosi. Il plauso di Poma

Trapani, 27 settembre 2012- In una nota varata dall'ufficio stampa, il l Presidente del consiglio provinciale di Trapani Giuseppe Poma, interviene s...

Niki Mazzara

Trapani, 27 settembre 2012- In una nota varata dall'ufficio stampa, il l Presidente del consiglio provinciale di Trapani Giuseppe Poma, interviene sulla operazione condotta dalla Divisione anticrimine della Questura e dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Trapani che ha consentito di potere procedere al sequestro di beni per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro, buona parte dei quali appartenenti alle aziende dell’imprenditore edile di Erice, Vito Tarantolo, ma che in realtà, sulla base delle certosine indagini e degli approfonditi accertamenti compiuti dagli inquirenti, costituirebbero una parte importante del patrimonio occulto accumulato negli anni dal boss latitante Matteo Messina Denaro. "A nome mio personale e dell’intero Consiglio Provinciale – ha dichiarato stamani il Presidente Poma – voglio esprimere plauso e compiacimento ed apprezzamento per il nuovo eclatante sequestro di beni, frutto di un perverso intreccio affaristico-malavitoso di notevole negativa incidenza economica e sociale, disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani su proposta del Questore di Trapani, Dott. Carmine Esposito.  Purtroppo – ha aggiunto Peppe Poma – emerge ancora una volta una realtà sconfortante in cui un pseudo mondo imprenditoriale non esita, pur di aggiudicarsi appalti e commesse, di mettere le proprie aziende a disposizione della criminalità mafiosa che poi, in un modo o nell’altro, finisce con il prenderne diretto possesso, provocando guasti devastanti e rendendo sempre più gravoso anche il delicato compito di coloro che hanno la responsabilità di gestire le procedure per la realizzazione delle opere pubbliche. Anche per questo – ha concluso il Presidente del Consiglio Provinciale - è doppio il ringraziamento a quanti, appartenenti alle Forze dell’Ordine e all’Apparato Giudiziario, si spendono senza sosta per cercare di liberare il nostro territorio da questo infame giogo le cui conseguenze, specie in un periodo di crisi come quello attuale, sono letteralmente letali per le residue speranze di sviluppo del territorio trapanese.

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