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Tutto pronto per la Festa dei Quattro Santi Coronati

Calatafimi-Segesta vanta la più lunga tradizione religiosa in Italia. Un anno di fede con eventi unici che uniscono il senso del Sacro con il folclore...

Niki Mazzara

Calatafimi-Segesta vanta la più lunga tradizione religiosa in Italia. Un anno di fede con eventi unici che uniscono il senso del Sacro con il folclore e che richiamano tantissimi visitatori. Uno di questi è, senza dubbio, la Festa dei Quattro Santi Coronati, patroni del Ceto dei Muratori. Quest’anno la ricorrenza cade il 5 novembre. Da secoli ormai, ogni anno i muratori calatafimesi festeggiano i loro protettori Carpoforo, Secondo, Severiano e Vittorino, martirizzati a Roma nel 304 durante la persecuzione di Diocleziano. Una festa questa che mantiene viva una tradizione popolare che va dalla celebrazione religiosa, alla tradizionale distribuzione notturna dei pani votivi, detti “mufuletti”, speciali panini che vengono conditi con ricotta passata a setaccio e condita con zucchero o con olio d’oliva. I preparativi durano un mese, i fornai della cittadina sono mobilitati per la preparazione dei “muffuletti”: lo scorso anno ne furono realizzati oltre 10 mila e 1.000 furono i chilogrammi di ricotta utilizzata. A questa preparazione segue anche l’immancabile preparazione di succulenti “cannoli”. Nel pomeriggio di sabato 5 novembre, in processione, i componenti il Ceto con le famiglie, giungono presso la chiesa madre "San Silvestro Papa" in cui si trova il dipinto raffigurante i Quattro Santi Coronati, per partecipare alla messa. Al termine della celebrazione liturgica, nella tensostruttura di via Tirassegno - aperta a tutti - vengono benedetti dal sacerdote e poi distribuiti ai presenti i “mufuletti” e i cannoli. Ma la festa vera e propria, quella che caratterizza questo evento, comincia allo scoccare della mezzanotte, quando inizia la distribuzione per le vie cittadine casa per casa dei pani votivi. Chi riceve i “muffuletti” avrà un solo obbligo, accogliere l’allegra comitiva a cui verrà offerto da bere. Un rito che si perpetua fino all’ultimo “muffuletto” da distribuire. E se chiedete a coloro che vanno in giro per la distribuzione come ci si sente dopo i tanti bicchierini ingeriti la risposta è unanime: “Si parte stanchi ma alla fine si arriva allegri mai ubriachi”. Ad accompagnare il presidente del Ceto e i dodici amministratori (con loro anche familiari, curiosi e amici), come da tradizione, le serenate suonate dal vivo da una orchestrina formata da musicisti, con fisarmonica, chitarra e sassofono. La notte si conclude con la nomina del nuovo presidente del Ceto dei Muratori e dell’amministrazione. Un rito, anche questo, che si perpetua di anno in anno sempre allo stesso modo: il predestinato sa già del prossimo incarico che lo attende; si farà trovare sull’uscio di casa con familiari e amici. Il presidente uscente consegnerà in dono “lu Coppu”, un contenitore cilindrico di metallo con una targhetta in argento che raffigura l’immagine dei Santi Quattro Coronati e lui ricambierà con tanti dolci e l’immancabile “bicchierino” beneaugurante. La festa si conclude all’alba, quando già Calatafimi sta iniziando a svegliarsi. In occasione della Festa dei Quattro Santi Coronati bar e ristoranti della cittadina rimarranno aperti per dare l’opportunità a turisti e visitatori di gustare i prodotti dell’enogastronomia locale. Nel video alcune immagini dell'edizione 2015 della festa.

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