Il Presidente americano Joe Biden è pronto ad inviare armi più potenti verso Kiev per tentare di arginare l'avanzata russa nel Donbass dove l'esercito ucraino comincia ad accennare i primi segni di resa per colpa dell'inferiorità di uomini e mezzi. Secondo la Cnn, la Casa bianca sta mettendo a punto un nuovo pacchetto di aiuti militari che dovrebbe includere anche sistemi di missili a lungo raggio.
Sono armi che il Presidente Zelensky ha richiesto oramai da tempo e che potrebbero rappresentare il punto di svolta per tagliare l'accerchiamento russo a est. Anche Londra sta valutando se adottare lo stesso tipo di misure. Inizalmente Biden era restìio nel mandare nuove armi all'Ucraina nel timore che ne avessero potuto fare un utilizzo oltre modo improprio scatenando un'escalation irreversibile; e Mosca ha ricordato che chi rifornisce gli avversari di munizionamenti diventa avversario dell'esercito nazionale.
Vista la situazione l'amministrazione del Presidente Dem a stelle e strisce sembra orientata a trasformare in verde il disco che autorizza il rifornimento dell'artiglieria a lunga gittata per cercare di evitare un collasso delle forze ucraine nel Donbass che permetterebbe allo 'Zar' di ipotecare tutta la fascia sud-orientale del Paese. Da LLoyd Austin, capo del Pentagono è arrivato un secco 'no comment'.
Il ministro degli Esteri Ucraino Kuleba su Twitter ha scritto: " Le armi pesanti sono in cima alla nostra agenda, e altre ne arriveranno", dopo un colloquio telefonico con il segretario di stato Usa Antony Blinken. I capi delle due diplomazie hanno assunto l'impegno a " lavorare fianco a fianco" per risolvere " la crisi alimentare globale causata dall'invasione del presidente Putin".