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Anci Sicilia interviene sul rinvio elezioni ex Province.

31 Maggio 2019 15:05, di Redazione
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E Musumeci annuncia un emendamento per votare il 30 giugno

“Il rinvio al 2020 delle elezioni  delle città metropolitane e liberi consorzi,  deciso dall’Assemblea regionale siciliana,  rischia di essere un rinvio sine die. Dopo anni di stallo rischiamo che seguano ancora altri anni per poter celebrare nuovamente le elezioni delle ex province”.
Lo hanno detto  Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani. Una presa di posizione netta da parte dell’Associaizone che raggruppa i comuni isolani che, peraltro, già precedentemente avevao espresso “ forti perplessità nell’andare ad elezioni in assenza di un  quadro istituzionale e finanziario chiaro che consenta non solo di approvare i bilanci ma anche di avviare un’adeguata programmazione degli investimenti. Il rischio, infatti, è quello di addossare gravose responsabilità sugli amministratori locali senza certezze su funzioni e risorse”.
Per  Orlando e Alvano, occorre “ prendere atto che negli ultimi mesi sono stati fatti significativi passi in avanti ed in base all’ultimo accordo sottoscritto tra il governo regionale e quello nazionale, anche grazie al costante impegno dell’Anci, sono stati previsti 540 milioni per la viabilità secondaria, 212 milioni sulla parte corrente e l’impegno del governo nazionale a fare approvare modifiche normative finalizzate a garantire l’equilibrio corrente di liberi consorzi comunali e città metropolitane della Sicilia. Pur non potendo essere pienamente soddisfatti  - precisa il presidente Orlando - e ritenendo che occorrano ulteriori risorse per garantire una duratura stabilità finanziaria degli enti di area vasta, pensiamo che si sia di fronte ad un quadro nuovo del quale bisogna prendere atto e che non si possa più, come accaduto in passato, fare ricorso ai commissari a tempo indeterminato”. Da qui le conclusioni con cui si sostiene come “  la data delle elezioni non possa essere né rinviata in eterno, né individuata attraverso valutazioni estemporanee, ma occorra avviare, da subito, un confronto con l’AnciSicilia che rappresenta proprio quegli amministratori locali che dovranno assumersi la responsabilità di candidarsi ed eleggere gli organi rappresentativi delle città metropolitane e dei liberi consorzi”.

Sulla vicenda interviene anche il presidente della Regione Nello Musumeci, che si è detto contrario allo stop al voto per il rinnovo degli organismi di governo delle ex Province regionali votato dall’Ars ed ha annunciato un provvedimento per ripristinare la data del 30 giugno per le elezioni di secondo livello. Nello Musumeci ricorda di aver  “ sempre contestato l’elezione di secondo grado e rivendicato il diritto del cittadino a eleggere direttamente il presidente della ex Provincia. Ma la legge vigente, ancorché non condivisa, va rispettata, anche dal Parlamento siciliano”.

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