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Parliamo di un argomento molto delicato e cioè quello della perdita di una persona cara.
Oggi l' argomento che trattiamo è molto delicato, ed è quello della perdita di una persona cara.
La morte è un evento a cui nessuno di noi può sottrarsi, tuttavia spesso siamo impreparati ad affrontare un evento così difficile come la perdita di una persona che amiamo e le modalità con cui questo avviene possono essere a volte talmente inaspettate o crudeli da rendere ancora più difficile per noi il processo di accettazione ed elaborazione del lutto .Con la parola lutto si intende la reazione emotiva che tutti noi sperimentiamo nel momento in cui viene a mancare una persona significativa della nostra esistenza, sia esso un figlio, un coniuge, un genitore, un nonno, un amico.
Il vissuto della perdita e l’elaborazione del lutto sono influenzati da molti aspetti e riguardano sia l’intensità e la qualità della relazione con il defunto che la modalità in cui è avvenuto il decesso nonché le caratteristiche psicologiche di chi subisce il lutto.
Non esiste una maniera giusta in assoluto di affrontare la perdita di una persona cara, i tempi e le modalità sono molto diverse tra loro a seconda delle persone, così come la manifestazione della sofferenza per l’evento luttuoso. C’è chi riesce ad esternare la propria sofferenza riuscendo in questo modo a parlarne con più facilità, chi invece si rinchiude in se stesso a volte isolandosi, altre volte “facendo finta” che tutto continui ad andare avanti come prima.
Ogni lutto dunque è un percorso diverso per qualità, intensità e durata delle reazioni emozionali ma per tutti è un processo che richiede tempo ed un vero e proprio lavoro su se stessi per poter essere elaborato in maniera adeguata.
Nonostante sia un percorso del tutto personale è possibile rintracciare alcuni elementi comuni alle varie situazioni tra cui
- Schock/Negazione dell’evento luttuoso
- Rabbia
- Depressione
- Sensazione di perdita di interesse per la vita
- Negoziazione tra la vecchia e la nuova situazione
- Accettazione della perdita della persona cara.
Queste varie fasi non si susseguono in modo ordinato ma spesso si alternano e si accavallano; più che un percorso graduale a scala l’elaborazione del lutto sembra essere un “percorso sulle montagne russe”. Ci si può ritrovare dunque a vivere dei picchi, alti e bassi, all’improvviso, anche a distanza di tempo. Ciò tuttavia non deve spaventare, poiché vivere un percorso irregolare nell’elaborazione del lutto è un fenomeno del tutto naturale.
Le persone che subiscono un lutto sono sottoposte ad una situazione di stress fisico ed emotivo non indifferente: la sofferenza emotiva spesso si manifesta attraverso tremori, ansia, palpitazioni, difficoltà respiratorie, confusione, sensazione di prosciugamento delle energie, problemi di concentrazione e memoria, insonnia ecc…
Poiché mente e corpo sono interconnessi, anche a livello fisico inoltre potranno insorgere dei disturbi somatici o nel caso di patologie pregresse si potrà avere un cronicizzarsi o acutizzarsi della malattia.
Quanto tempo può durare questa situazione di stress emotivo e fisico?
Il processo di elaborazione del lutto è strettamente collegato alla personalità, alle esperienze di vita di chi subisce il lutto ed alle circostanze di morte in cui è avvenuta la perdita della persona cara, per cui non è possibile purtroppo definire dei tempi che valgano per tutti. Per alcune persone possono bastare dei mesi, per altre sono necessari anni. Non sempre inoltre il processo di elaborazione del lutto si conclude in modo positivo e trasformativo. Talvolta infatti può accadere di non riuscire ad abituarsi alla perdita della persona cara e di cadere in uno stato di passività, di distruttività, di angoscia e disperazione, tanto che non si riesce più ad utilizzare le proprie risorse interiori per trovare il modo di andare avanti. In questo caso è importante decidere di farsi aiutare per evitare che la situazione degeneri in una forma di “lutto non risolto” dal quale risulta più difficile uscire.
Il dolore per la perdita di una persona cara dunque non si supera soltanto con il passare del tempo ma è necessario un vero e proprio lavoro su se stessi per riuscire ad andare avanti e ad adattarsi al cambiamento.
Come aiutarsi dunque ad affrontare la fatica e il dolore per la perdita della persona amata? Sicuramente l’impegno personale, l’accettazione di quanto avvenuto e il poter fare affidamento su qualcuno con cui poter condividere il proprio tormento sono fattori molto importanti per poter sopravvivere in questa fase della vita molto dolorosa. Affinchè ciò avvenga dunque è importante:
- Non lasciarsi andare fisicamente: mangiare, riposare e fare anche una piccola attività fisica, come camminare, sono tutti fattori molto importanti per il recupero delle energie e della forza vitale;
- Cercare di essere consapevoli delle proprie emozioni: riflettere sui propri pensieri e sentimenti può aiutare ad entrare in contatto con il proprio dolore in modo da dare a questo una forma ed imparare a conoscerlo, oltre che approfondire la conoscenza di noi stessi e del modo in cui stiamo affrontando l’evento e il cambiamento a cui questo ci ha sottoposto;
- Volersi bene: imparare ad accettare le nostre fragilità e i nostri limiti e prendere consapevolezza di non poter controllare sempre tutto può aiutarci a gestire al meglio le situazioni che ci causano disagio e sofferenza.
- Condividere il dolore con le persone che riteniamo disponibili ad ascoltarci o eventualmente cercare sostegno in professionisti del settore o gruppi di auto-aiuto. Parlare ad alta voce dei propri sentimenti può avere un effetto catartico ma trovare qualcuno con cui poterci lavorare sopra può essere davvero molto utile per riorganizzare la propria vita in seguito all’evento luttuoso.
- Cercare di mantenere vivo il ricordo della persona amata: ripercorrere i momenti di vita trascorsi insieme alla persona a noi cara se da un lato può essere molto doloroso dall’altro può aiutarci a far rivivere emozioni positive e permetterci di trovare il modo di continuare a manifestare il nostro amore per la persona che non c’è più in forme nuove e diverse.
Guarire da un grande dolore è un processo molto lento ed oscillante; accettare la perdita di una persona cara ci fa soffrire, ci addolora profondamente e sconvolge il nostro modo di vivere e di sentire. Tuttavia una perdita dolorosa, se correttamente e profondamente elaborata, può creare le condizioni di un processo di maturazione interiore che porta ad una maggiore consapevolezza di sé e dei valori che ognuno di noi possiede e che guidano la nostra intera esistenza. L’esperienza della sofferenza talvolta può condurre le persone a sviluppare maggiore sensibilità nei confronti di chi soffre o si trova in situazioni di disagio: il tempo trascorso a pensare a ciò che si è perduto, una volta elaborato il lutto, viene recuperato per aiutare gli altri o per organizzare e dare vita a nuovi progetti.
Valentina Parrino
Psicologa, Specialista in Tecniche del Rilassamento
Per ulteriori info, approfondimenti o curiosità potete scrivermi al seguente indirizzo: valyparrino@gmail.com
Oggi l' argomento che trattiamo è molto delicato, ed è quello della perdita di una persona cara.
La morte è un evento a cui nessuno di noi può sottrarsi, tuttavia spesso siamo impreparati ad affrontare un evento così difficile come la perdita di una persona che amiamo e le modalità con cui questo avviene possono essere a volte talmente inaspettate o crudeli da rendere ancora più difficile per noi il processo di accettazione ed elaborazione del lutto .
Con la parola lutto si intende la reazione emotiva che tutti noi sperimentiamo nel momento in cui viene a mancare una persona significativa della nostra esistenza, sia esso un figlio, un coniuge, un genitore, un nonno, un amico.
Il vissuto della perdita e l’elaborazione del lutto sono influenzati da molti aspetti e riguardano sia l’intensità e la qualità della relazione con il defunto che la modalità in cui è avvenuto il decesso nonché le caratteristiche psicologiche di chi subisce il lutto.
Non esiste una maniera giusta in assoluto di affrontare la perdita di una persona cara, i tempi e le modalità sono molto diverse tra loro a seconda delle persone, così come la manifestazione della sofferenza per l’evento luttuoso. C’è chi riesce ad esternare la propria sofferenza riuscendo in questo modo a parlarne con più facilità , chi invece si rinchiude in se stesso a volte isolandosi, altre volte “facendo finta” che tutto continui ad andare avanti come prima.
Ogni lutto dunque è un percorso diverso per qualità , intensità e durata delle reazioni emozionali ma per tutti è un processo che richiede tempo ed un vero e proprio lavoro su se stessi per poter essere elaborato in maniera adeguata.
Nonostante sia un percorso del tutto personale è possibile rintracciare alcuni elementi comuni alle varie situazioni tra cui
- Schock/Negazione dell’evento luttuoso
-Â Sensazione di perdita di interesse per la vita
-Â Negoziazione tra la vecchia e la nuova situazione
-Â Accettazione della perdita della persona cara.
Queste varie fasi non si susseguono in modo ordinato ma spesso si alternano e si accavallano; più che un percorso graduale a scala l’elaborazione del lutto sembra essere un “percorso sulle montagne russe”. Ci si può ritrovare dunque a vivere dei picchi, alti e bassi, all’improvviso, anche a distanza di tempo. Ciò tuttavia non deve spaventare, poiché vivere un percorso irregolare nell’elaborazione del lutto è un fenomeno del tutto naturale.
Le persone che subiscono un lutto sono sottoposte ad una situazione di stress fisico ed emotivo non indifferente: la sofferenza emotiva spesso si manifesta attraverso tremori, ansia, palpitazioni, difficoltà respiratorie, confusione, sensazione di prosciugamento delle energie, problemi di concentrazione e memoria, insonnia ecc…
Poiché mente e corpo sono interconnessi, anche a livello fisico inoltre potranno insorgere dei disturbi somatici o nel caso di patologie pregresse si potrà avere un cronicizzarsi o acutizzarsi della malattia.
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