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Anniversario fondazione Carabinieri: messa in Cattedrale per il maresciallo Mirarchi - Trapani Oggi

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Anniversario fondazione Carabinieri: messa in Cattedrale per il maresciallo Mirarchi

06 Giugno 2016 21:49, di Ornella Fulco
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"Non avremo pace fino a quando non assicureremo alla giustizia i responsabili della morte del maresciallo Silvio Mirarchi. Il suo sacrificio non è sta...

"Non avremo pace fino a quando non assicureremo alla giustizia i responsabili della morte del maresciallo Silvio Mirarchi. Il suo sacrificio non è stato vano e il suo cuore non si è fermato, continuerà a battere nel petto di ogni carabiniere d'Italia". Lo ha detto il colonnello Stefano Russo, comandante provinciale dei Carabinieri di Trapani, nel corso della celebrazione religiosa svoltasi oggi pomeriggio nella cattedrale "San Lorenzo" in suffragio del militare morto martedì scorso dopo essere stato ferito in un'operazione di servizio nelle campagne del Marsalese. Sabato, nella città lilibetana, si erano svolte le eseguie solenni alla presenza, tra gli altri, del ministro dell'Interno Angelino Alfano e del comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette. Oggi avrebbe dovuto essere un giorno di festa, in occasione del 202° anniversario della fondazione dell'Arma, ma la cerimonia prevista nella sede del Comando provinciale in via Orlandini è stata annullata proprio in segno di cordoglio per la scomparsa di Mirarchi. Autorità civili, militari e religiose della provincia di Trapani si sono trovate, quindi, a "San Lorenzo" e si sono strette attorno ai familiari del maresciallo: la moglie Antonella e i figli Debora e Valerio. "Quanto accaduto - ha detto il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, che ha officiato insieme al vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero - ci mette di fronte alla nostra fragilità. Il male aggredisce nell'ombra e questo nostro radunarci è un modo per esprimere forza e unità nel mistero di Cristo risorto". Fragnelli ha parlato di Silvio Mirarchi come del "mite che fa il suo dovere fino in fondo, che si indigna e si alza di fronte al male, alla violenza che lo circonda. Una violenza - ha proseguito - che nasce sempre dal perseguimento di interessi particolari che non hanno rispetto per gli uomini e per il bene comune". "Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia - ha detto ancora il vescovo di Trapani - e i Carabinieri hanno certamente questa fame e questa sete che noi tutti, come comunità, dobbiamo saziare. In questo territorio difficile l'esempio del maresciallo possa essere sorgente di forza. Noi prendiamo e dobbiamo continuare a prendere le distanze da chi opera nell'oscurità e ringraziare tutti coloro che si impegnano, nei vari settori, per il bene". Poi un pensiero rivolto ai familiari del militare ucciso: "Troppo difficile, per voi, trovare, in questo momento, il senso di ciò che è accaduto. Sono abituato a pensare che ogni percorso doloroso ha bisogno di tempo, di presenza discreta della comunità perchè si possa giungere ad una presa di coscienza, ad una attribuzione di senso. Di certo Silvio Mirarchi è, per noi cristiani, un'icona della resurrezione". [metaslider id=88511]

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