Anno Giudiziario. Nelle mani di Matteo Messina Denaro il potere mafioso nel trapanese
Lo conferma il presidente della Corte d’appello di Palermo, Matteo Frasca
"Nel trapanese il potere mafioso rimane saldamente nelle mani della famiglia Messina Denaro".
Lo conferma il presidente della Corte d’appello di Palermo, Matteo Frasca, nella sua relazione sull'amministrazione della giustizia per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2022.
Nell'ultimo anno, "l'azione investigativa ha prodotto alcuni arresti, anche vicinissimi al contesto relazionale del latitante – ha sottolineato il Presidente Frasca - Alcune indagini poi, hanno svelato intrecci e cointeressenze tra il mondo imprenditoriale più vicino a Cosa nostra trapanese e il mondo della politica, con diverse indagini durante le quali sono state elevate imputazioni nei confronti di ex deputati regionali e nazionali, esponenti politici locali e canditati nelle diverse competizioni elettorali".
Nonostante non si conosca il luogo dove al momento si nasconda il boss, nonostante le operazioni da parte delle forze dell'ordine, la primula rossa di Castelvetrano è ancora capace di controllare il territorio trapanese.
"Certamente grave e inquietante - ha evidenziato Frasca - anche al di là della rilevanza penale delle singole condotte, la riservata interlocuzione, registrata nel corso di diverse indagini preliminari, tra esponenti mafiosi e amministratori locali. Consistenti pure le emergenze relative ai rapporti con alcuni dirigenti della burocrazia regionale, coinvolta, in alcune occasioni emerse dalle indagini nei confronti di soggetti contigui a Cosa nostra, in vicende corruttive di notevole rilievo".
In crescita sia a Trapani che a Marsala i delitti di violenza sessuale. Il Procuratore della Repubblica di Trapani segnala che sono stati iscritti 510 fascicoli, a Marsala nel settore penale dibattimentale sono stati definiti con sentenza 49 processi.Â
Per ciò che riguarda gli organici. Dei 473 magistrati previsti nell’organico del Distretto di Palermo che comprende le province di Palermo, Agrigento e Trapani ed è composto da sei sedi circondariali (Agrigento, Marsala, Palermo, Sciacca, Termini Imerese e Trapani), al 30 giugno 2021 ne erano presenti 407, con conseguenti 67 vacanze e un indice medio di scopertura del 14,14%. L'organico del Tribunale di Trapani prevede 25 magistrati a fronte dei 23 effettivi, a Marsala sui 24 previsti, ve ne sono 23.
Per ciò che riguarda l’associazione mafiosa Cosa nostra, questa continua a esercitare il suo diffuso, penetrante e violento controllo sulle attività economiche, imprenditoriali e sociali del territorio; se negli anni precedenti il dato statistico aveva mostrato qualche cenno di diminuzione, nell’anno in corso le denunce sono state 79 a fronte delle 50 e 77 dei due anni precedenti, registrando nel distretto un incremento che raggiunge il 58%.
Processi trattati: Marsala 11.273; dispositivi emessi:1.637; motivazioni depositate:1.511 (2020 – 2021). A Trapani ordinanze di convalida di arresto e fermo e le misure coercitive personali sono rispettivamente lievitate da 114 a 234 e da 153 a 426 rispetto al precedente periodo.
Diminuisce il numero di denunce per reati in materia di tossicodipendenza passate da 3.729 a 3.080. Il dato fornito dal procuratore di Trapani, registra il -10%, il dato fornito da Marsala il -6,67%.
Misure di prevenzione. Il Presidente del Tribunale di Trapani rileva un considerevole aumento delle sopravvenienze, da 46 del periodo 2019-2020 a 75 dell’anno giudiziario in esame con un +63% e la definizione di 75 procedimenti: ciò ha comportato il mantenimento delle pendenze complessive, 60 sia nell’anno giudiziario precedente che in quello in corso.
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