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Alcamo | Attualità

Arresto Artale, la posizione dell'Associazione antiracket e di Confindustria

30 Marzo 2016 17:26, di Niki Mazzara
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Vincenzo Artale sarŕ espulso dall'Associazione antiracket di Alcamo. Lo ha dichiarato il suo presidente, Vincenzo Lucchese, che ha voluto fare chiarez...

Vincenzo Artale sarà espulso dall'Associazione antiracket di Alcamo. Lo ha dichiarato il suo presidente, Vincenzo Lucchese, che ha voluto fare chiarezza sulla linea dell’associazione: “La giustizia deve fare il suo corso senza guardare in faccia nessuno, soprattutto nei confronti di soggetti che intendono utilizzare l’antimafia per fini personali. L’Associazione, impegnata in un percorso di rinnovamento e di riorganizzazione, intende continuare ad essere un punto di riferimento alla lotta al racket ed all’usura come lo è stata sin dai primi anni della sua costituzione ottenendo numerosi risultati positivi con condanne già definite in Cassazione contro usurai e estorsori a seguito di indagini su denunce proposte dai soci, tra cui lo stesso Artale che, all’epoca dei fatti, ha contribuito in maniera determinante nell’ambito dell’operazione 'Cemento Libero–Abele' ottenendo i benefici previsti dalla normativa a seguito della rigida istruttoria, con il parere favorevole degli organi preposti. La nostra associazione - conclude Lucchese - è stata riconosciuta parte civile in numerosi procedimenti penali contro il racket delle estorsioni, dell’usura e della criminalità organizzata di stampo mafioso”. Il presidente ha già convocato il Direttivo ed annunciato la costituzione di parte civile nel processo che prenderà corpo dall’operazione antimafia di stamane. Sulla vicenda si registra anche la nota del presidente di Confindustria Trapani Gregory Bongiorno: "Ancora una volta magistratura e forze dell'ordine danno un segnale di speranza: è possibile continuare la lotta contro ogni forma di malaffare". Bongiorno aggiunge: “Il fatto che tra gli arrestati ci sia anche un imprenditore iscritto all'Associazione antiracket di Alcamo fa capire quanto sia importante non abbassare mai il livello di guardia. Vicende come questa rischiano, infatti, di vanificare il lavoro fatto in tanti anni e dare forza a quanti cercano di confondere le acque. Conforta il fatto che al risultato di oggi si sia pervenuti grazie alle denunce di altri imprenditori. Questa è l'unica strada da perseguire, questo l’atteggiamento che dobbiamo continuare ad incoraggiare”.

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