Arresto vice sindaco di Erice, tutti i particolari
Avrebbe favorito imprese nell'aggiudicazione di lavori pubblici
"Spregiudicatezza e disprezzo verso l’amministrazione d’appartenenza, derivante dal fatto che, essendo ormai abituato al potere ed a servirsi del proprio ruolo, ha realizzato interessi personali e privati, ritenendosi al di sopra della legge, tanto da non temere verifiche e controlli”. Così si legge in un passaggio dell'ordinanza del gip di Trapani che, stamattina, ha portato agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, per corruzione e abuso d'ufficio il vice sindaco e assessore del Comune di Erice Angelo Catalano.
Secondo i magistrati della Procura di Trapani "ricorrendo all’inganno e mettendo in secondo piano il pubblico interesse, in concorso con taluni appartenenti all’amministrazione comunale ericina, nonché alcuni consiglieri comunali, Catalano manipolava imprenditori che, pur di accaparrarsi appalti per conto dell’amministrazione, distoglievano risorse pubbliche per gli interessi personali del vice sindaco o per quelli di alcuni consiglieri comunali a lui vicini.
Le indagini hanno permesso di rilevare, tra l’altro, che alcuni imprenditori, a discapito di altri, erano soliti aggiudicarsi lavori pubblici con assegnazione diretta, giustificata da una situazione di disagio e d’urgenza, predisposta appositamente per utilizzare lo strumento dell'affidamento diretto.
In particolare - secondo gli inquirenti - Catalano, abusando della sua funzione, avrebbe fatto pressioni sul dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Erice per far aggiudicare i lavori di manutenzione della rete di illuminazione pubblica ad un’impresa, dal lui indicata, "in spregio ai doveri di imparzialità e buona amministrazione e al principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti".
In un’altra occasione, Catalano, "su istigazione di un consigliere comunale, violando i suoi doveri d’imparzialità e buona amministrazione ed invadendo la competenza dei dirigenti amministrativi, esercitava poteri che non gli competevano", dando disposizioni ad un imprenditore titolare di un’impresa, che stava eseguendo lavori per l’amministrazione ericina in tutt’altra zona del territorio comunale, di interrompere quei lavori e realizzare opere di abbattimento di una barriera architettonica presente sul marciapiede davanti al bar di proprietà di un congiunto di quel consigliere comunale, facendo sostenere l’intero importo al Comune. La contropartita era stata il voto favorevole espresso da quel consigliere che si era presentato in Consiglio nonostante un impedimento fisico, al Piano rifiuti predisposto in quel periodo dall’amministrazione comunale. Atto questo di particolare valenza politica per la maggioranza di governo dell’Ente.
Architetto, 53 anni, già assessore comunale ad Erice dal 2011 al 2017, a Catalano, nella attuale amministrazione comunale, erano state affidate le deleghe nei settori Polizia Municipale, Patrimonio, Territorio e Ambiente, Ecologia, Servizio idrico integrato e Protezione Civile.
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